Allarme gelo nelle campagne, a rischio le primizie

Le fioriture anticipate nei frutteti rischiano di essere compromesse dal brusco abbassamento delle temperature

lunedì 14 marzo 2022
È allarme freddo e gelo nelle campagne che si abbattono sulle piante fiorite e sulle primizie, mettendo a rischio i futuri raccolti in un inverno pazzo che ha sconvolto la natura ed i cicli stagionali delle produzioni. È quanto afferma la Coldiretti Puglia, per l'abbassamento delle temperature in un inverno caldo che fino a pochi giorni fa è stato uno dei più caldi e asciutti mai registrati. Il caldo fuori stagione – sottolinea la Coldiretti Puglia – ha stravolto completamente i normali cicli colturali e accelerato il risveglio vegetativo delle produzioni con fioriture anticipate nei frutteti che ora rischiano di essere compromesse dal brusco abbassamento delle temperature con il taglio dei raccolti. In pericolo per le gelate anche le primizie dell'orto arrivate in anticipo, dai piselli alle fave, dalle insalate alle fragole, con interi campi gelati a Fasano in provincia di Brindisi per l'abbassamento notturno delle temperature.

L'arrivo del grande freddo – sottolinea la Coldiretti regionale – colpisce le coltivazioni invernali in campo come cavoli, verze, cicorie, broccoli, oltre a prezzemolo, finocchi e sedano. Questi ultimi reggono anche temperature di qualche grado sotto lo zero ma se la colonnina di mercurio scende repentinamente o se le gelate sono troppo lunghe si verificano danni. A preoccupare – continua la Coldiretti – è anche il balzo dei costi per il riscaldamento delle serre per la coltivazione di ortaggi e fiori che risente dell'impennata dei prezzi dei beni energetici. L'aumento record dei costi energetici, infatti, spegne le serre e ferma i trattori, mettendo a rischio il futuro di alcune delle produzioni più tipiche pugliesi, con il caro bollette che ha un doppio effetto negativo – denuncia Coldiretti Puglia – perché riduce il potere di acquisto dei cittadini e delle famiglie, ma aumenta anche i costi delle imprese particolarmente rilevanti per l'agroalimentare con l'arrivo del freddo e dell'inverno. Il costo dell'energia – continua la Coldiretti regionale – si riflette infatti in tutta la filiera agroalimentare e riguarda sia le attività agricole ma anche la trasformazione, la distribuzione ed i trasporti.

Sono dunque pesanti gli effetti del caro bollette, associati al cambiamento climatico con l'eccezionalità degli eventi atmosferici che è ormai diventata la norma anche in Italia tanto che siamo di fronte ad una evidente tendenza alla tropicalizzazione che – continua Coldiretti regionale – si manifesta con una più elevata frequenza di eventi meteo violenti con sfasamenti stagionali e territoriali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo. Un inizio di anno preoccupante dopo che le anomalie del 2021 hanno tagliato i raccolti con crolli che vanno dal 25% per il riso al 10 % per il grano, dal 15% per la frutta al 9% per il vino ma anche l'addio ad un vasetto di miele Made in Italy su quattro. Per effetto del maltempo si contano – conclude Coldiretti Puglia – danni stimati di oltre 150 milioni di euro per i raccolti a fronte del balzo nei costi di produzione, dai carburanti ai fertilizzanti, dalle macchine agli imballaggi fino ai mangimi per alimentare il bestiame.