“Lato Mare”: pianoforte e violino celebrano la Puglia a Palazzo delle Arti “Beltrani”

Il concerto tenutosi nella serata di ieri con il duo Mastrapasqua – Massarelli e le foto di Nicola Amato è stato un successo

sabato 18 ottobre 2025 16.56
A cura di Adriana Fabrizio
Nella serata di ieri, presso il Palazzo delle Arti "Beltrani", è andato in scena il concerto dal titolo "Lato mare", i cui protagonisti sono stati il pianista Giuseppe Massarelli, il violinista Alfonso Mastrapasqua e il fotografo Nicola Amato, nell'ambito della rassegna musicale "Armonie Naturali" della fondazione "Aldo Ciccolini - ETS."
"Lato mare" si può definire come un concerto fotografico, perché alle musiche magistralmente interpretate dai due musicisti, alcune delle quali eseguite per la prima volta dal vivo, si sono accompagnate le fotografie di scenari pugliesi del fotografo Nicola Amato. Il connubio tra fotografia e musica si è rivelato strabiliante: l'intensità espressiva della musica si è intrecciata in modo indissolubile con quella visiva delle fotografie e dei video.

Il concerto, pensato per celebrare la Puglia fuori dagli stereotipi a cui ormai siamo abituati, ha restituito un'immagine e un'idea della Regione inedita, fatta di musica tanto semplice all'ascolto quanto ben studiata e composta a livello tecnico, con giochi di arpeggi, improvvisi cambi di registro, scale pentatoniche e modali nonché suoni onomatopeici, come nel brano "Strada", dedicato a Gino Strada, che racconta gli orrori della guerra attraverso la musica, con un primo tempo molto deciso, dove protagonista è il pianoforte che ricorda un'ambulanza che fa una corsa disperata verso l'ospedale; un secondo tempo triste e sconsolato, dove il pianoforte cede il passo al violino che diventa il lamento di chi soffre e il terzo tempo, dove il pianoforte torna prepotentemente a prendersi la scena, con suoni duri e forti, come l'esplosione di una bomba mentre il violino risuona come la sirena di un'ambulanza.
In brani come "Buon Umore", invece, i due strumenti si ritrovano a danzare in un valzer sotto le bellissime immagini dei trulli e delle masserie pugliesi baciate dal sole, e dove vi è un gioco di domanda e risposta tra i due strumenti.

In un'intervista i tre protagonisti della serata hanno raccontato com'è nata l'idea del concerto.
D: "Lato mare" è un concerto fotografico che celebra la Puglia e la Pugliesità fuori dai luoghi comuni. Che Puglia avete voluto rappresentare?
R: (Massarelli) Una Puglia diversa dalle solite immagini stereotipate; Nicola è un profondo conoscitore della Puglia e le sue immagini sono state una fonte d'ispirazione per la composizione delle musiche, facendomi guidare anche dallo scorrere delle stagioni, per cui c'era la musica più coinvolgente che rappresentava la primavera, quella più malinconica che rappresenta l'inverno, con le immagini della neve. Alle immagini delle onde del mare, per esempio, si accompagnavano suoni più dolci.

D: Avete fatto anche un'incursione nella musica di ispirazione orientale con l'utilizzo delle scale pentatoniche?
R: (Massarelli e Mastrapasqua): Sì, abbiamo usato sia scale pentatoniche che modali in alcuni brani come in "Rain on the sea"; quando si suona bisogna donare anche melodie semplici e fresche e che non siano troppo complesse nella struttura, che si accompagnano poi alle immagini.

D: La fotografia e la musica come si compenetrano?
R: (Amato) Oggi poter racchiudere più fonti come immagini e musica, dopo più di vent'anni di esperienza e di concerti, è sempre diverso; significa raccogliere quello che si è fatto precedentemente, riuscire a combinare insieme, le immagini, i suoni e le vibrazioni che può dare un violino o il pianoforte è qualcosa di unico. Ogni volta che scatto una foto o un video penso già a come poterli combinare con le musiche di Giuseppe [Massarelli n.d.r.].

D: Il cambio di registro repentino nei brani sembra portare lo sguardo dello spettatore da un frame ad un altro: ogni brano racconta una storia. Possiamo dire che ogni brano rappresenti un film o comunque una sequenza di immagini?
R: (Massarelli e Mastrapasqua) Sì, c'era un improvviso cambio di tensione; bisogna tuttavia mantenere sempre un certo equilibrio; è particolarmente difficile per il violino, che deve mantenere dei suoni lunghi. Abbiamo anche improvvisato a volte, esagerando sui forte e piano per creare ancora più enfasi.
Lato Mare
Lato Mare
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