Altro che centrodestra, Forza Italia ricompatta solo se stessa

Nota del commissario provinciale Merra che precisa la posizione del partito

martedì 14 febbraio 2017 9.32
A cura di Antonio Quinto
«Gentilissimi, tengo a sottolineare con chiarezza che il presente comunicato che il mio partito vi ha inviato per mia mano intende evidenziare una forte ripresa di Forza Italia su Trani anche e soprattutto in seguito alla fuoriuscita del precedente segretario Sotero sostituito da Alfonso Mangione.

L'ACCORPAMENTO DEL CENTRO DESTRA È UN ELEMENTO DEL TUTTO SECONDARIO ALLA NOSTRA VISIONE POLITICA LOCALE E NAZIONALE. E PERTANTO NON RICOPRE CARATTERE DI NOVITÀ COME LA RIPRESA DI FORZA ITALIA DATA PER SGRETOLATA.

I nomi di rappresentanti di altre forze come Rosa Uva sono stati fatti a puro scopo esemplificativo di qualche partecipante. Non perché fossero il fulcro di questo meeting. Se preferite potete benissimo eliderli. Quindi vi prego di comunicare a mezzo stampa il senso di quanto appena detto. Certo di un vostro cortese riscontro ringrazio e porgo distinti saluti».

Questa su riportata è la nota del vice commissario provinciale Bat di Forza Italia, Salvatore Merra, integralmente riproposta così come giunta in Redazione e fa riferimento ad un articolo pubblicato sulla nostra Testata nella giornata di ieri, lunedì 13 febbraio, dal titolo "Forza Italia prova a ricompattare il centrodestra tranese. All'incontro all'hotel Trani presenti anche FdI, Cor e Rosa Uva". Tale precisazione, siamo convinti si sia resa necessaria a seguito di qualcosa di "estremamente scandaloso" da noi scritto, quasi un'eresia. Il centrodestra tranese, infatti, ormai da qualche anno sembra esser sulla via del fallimento totale, composto di tanti piccoli "partitelli" indipendenti che non riescono più a sedersi neanche intorno ad un tavolo per dialogare.

Probabilmente quella della nostra Redazione è stata una visione troppo ambiziosa per questo centrodestra e pensare che avessero potuto finalmente ricominciare a dialogare era voler pretendere troppo da questa classe politica. Ci scusiamo per il "titolo scandalistico" che abbiamo fatto e vi auguriamo un buon lavoro, convinti che siate sulla buona strada.

Il direttore
Antonio Quinto