Amet spiega le ragioni dell’anticipazione finanziaria chiesta all’Amiu

Una nota del presidente Alfonso Mangione

sabato 29 settembre 2007
In riferimento alla nota diffusa dal consigliere comunale avv. Fabrizio Ferrante, il presidente di Amet Spa Alfonso Mangione precisa che "la richiesta di anticipazione finanziaria indirizzata all'Amiu Spa rientra tra le normali operazioni intergruppo finalizzate ad ottenere economie sugli interessi passivi". "Anche Amet, anni fa, ha girato 8 miliardi delle vecchie lire alla Stp per fronteggiare la carenza di cash flow". Per quanto riguarda le ragioni della mancanza di liquidità, Amet spiega che "questa situazione nasce a seguito di debiti da parte del Comune nei confronti di Amet, che ammontano all'incirca alla somma indicata dal consigliere Ferrante. Nel periodo commissariale il Comune non ha pagato ad Amet i servizi di pubblica illuminazione e trasporti, contribuendo ad accrescere il credito della società nei confronti della pubblica amministrazione. Dalla fine della prima amministrazione Tarantini non siamo stati mai pagati, pur continuando ad assicurare i nostri servizi, compresa la gestione della Darsena, attivata con il contratto di servizio 2007". "Non c'è da meravigliarsi, dunque", aggiunge il presidente Mangione, "se si è chiesta un'anticipazione ad Amiu, anche per verificare la disponibilità dell'altra azienda municipale a venirci incontro, come Amet, appunto, ha fatto saggiamente con la Stp all'epoca della presidenza Giangualano". "Ad ogni modo", conclude Alfonso Mangione, "è un problema superato, in quanto le nostre esigenze sono cambiate, perché il Comune ha cominciato a liquidarci una prima tranche del credito e nei prossimi giorni ottempererà a saldarci tutte le competenze maturate, anche perché nel frattempo il Comune ha già incassato i soldi dei trasporti provenienti dalla Regione".