Arrestato il comandante dei vigili del fuoco

Le indagini hanno interessato le province di Bari e Foggia

venerdì 8 gennaio 2010
Militari del comando provinciale della Guardia di Finanza di Bari, nella giornata odierna, hanno eseguito 3 ordinanze di custodia cautelare ai domiciliari, nonchè numerose perquisizioni tra uffici pubblici, abitazioni e studi professionali.

Le misure cautelari personali sono state emesse del Gip presso il Tribunale di Bari - su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bari. Ai 3 soggetti destinatari dei provvedimenti restrittivi sono stati contestati vari reati tra i quali concussione, peculato, truffa aggravata e falso in atto pubblico.

Le indagini, avviate nell'anno 2005 dalle fiamme gialle, eseguite anche attraverso intercettazioni telefoniche, hanno interessato la provincia di Bari e di Foggia, documentando l'esistenza di un abuso sistematico dei poteri da parte di taluni dipendenti del comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Bari, i quali, strumentalizzando la qualifica soggettiva rivestita nell'ambito dell'ufficio pubblico, hanno dato origine e comunque alimentato una vera e propria illegittima "corsia preferenziale" finalizzata al rilascio dei certificati di prevenzione incendi, a fronte di corresponsioni di denaro ed altre utilità, da parte di una società multinazionale della grande distribuzione (Ikea Bari), imprese locali, nonché professionisti e altri soggetti obbligati a richiederlo.

Il sistema illecito posto in essere dai dipendenti infedeli dei Vigili del Fuoco si avvaleva anche della collaborazione di alcuni professionisti ed altri dipendenti pubblici, i quali esercitavano una seconda professione "in nero", ossia fungevano da "collettori" dei funzionari dei Vigili del Fuoco, i quali canalizzavano le richieste prodotte dagli utenti.

Tra i destinatari dei provvedimenti restrittivi personali emessi dalla competente autorità giudiziaria vi è l'attuale comandante provinciale dei Vigili del Fuoco Giovanni Micunco, al quale, tra l'altro, vengono contestati reati quali concussione, falso ideologico e materiale in atto pubblico e truffa aggravata.