Assistenza scolastica specialistica, Cinquepalmi: «La mozione andava discussa, non ritirata»

La mozione, presentata dall’opposizione, mirava ad avviare un percorso di revisione del regolamento vigente

sabato 4 ottobre 2025 10.30
«In merito ritiro del punto all'ordine del giorno durante il Consiglio Comunale relativo alla modifica del regolamento per l'accesso all'assistenza specialistica scolastica - si legge in una nota a firma di Mariagrazia Cinquepalmi - è doveroso fare chiarezza. È per questo che ritengo grave e inopportuno il ritiro del punto all'ordine del giorno del Consiglio Comunale del 30 settembre, relativo alla proposta di modifica del regolamento per l'accesso all'assistenza specialistica scolastica.

La mozione, presentata dall'opposizione, mirava ad avviare un percorso di revisione del regolamento vigente, con l'obiettivo di rendere il servizio più inclusivo, estendendolo anche agli alunni con disabilità che, pur non rientrando nell'art. 3, comma 3 della Legge 104/92, presentano bisogni educativi speciali reali e urgenti. Il rinvio è stato motivato per la necessità di un "confronto politico". Ma questo "confronto" arriva in ritardo: l'anno scolastico è già iniziato, e con esso i bisogni concreti di studenti e famiglie. Rimandare oggi significa non offrire risposte tempestive a necessità che non possono più attendere.

Ancora più grave è la motivazione secondo cui la competenza sulla modifica del regolamento spetterebbe alla Commissione Istituzionale Trani/Bisceglie. È un'affermazione del tutto infondata. La modifica dei regolamenti relativi ai servizi pubblici locali, inclusa l'assistenza scolastica, rientra nelle prerogative del Consiglio Comunale, l'unico organo legittimato a definire indirizzi politici e organizzativi in materia.

La Commissione ha un ruolo consultivo e propositivo, ma non può in alcun modo sostituirsi al Consiglio nelle decisioni regolamentari. Il Consiglio Comunale aveva piena legittimità e, direi anche il dovere, di discutere, modificare e votare la mozione. Nell'interesse prioritario degli studenti, delle loro famiglie e del principio costituzionale di inclusione scolastica, questo passaggio non doveva essere evitato. È stata persa un'occasione importante per dare un segnale concreto di attenzione e responsabilità. Resto in attesa di ricevere riscontro formale alla richiesta di accesso civico che ho presentato, per comprendere come siano state utilizzate le economie derivanti dalla gara per l'affidamento del servizio che, lo ricordo, sarebbe dovuto partire con l'inizio dell'anno scolastico. È tempo di scelte chiare, trasparenti e coraggiose. Le famiglie e gli studenti non possono più aspettare».