Assistenza Specialistica Scolastica: il PD di Trani accusa il Centrodestra tranese di incoerenza e strumentalizzazione politica
Si alzano i toni del dibattito sul nuovo regolamento tra approvazione unanime, assenze in aula e voti contrari all'aumento delle risorse, in un contesto di "ipocrisia pre-elettorale"
Questo il testo del comunicato:
Non siamo molto sorpresi dell'uscita scomposta del centrodestra sull'assistenza specialistica perché in questi anni ci hanno abituato alle loro assenze e ai loro silenzi su tanti argomenti. Ci sorprende, invece, il fatto che l'opposizione voglia intervenire oggi su un regolamento che è passato dalla commissione affari istituzionali, in cui il primo firmatario della richiesta di modifica (appartenente all'opposizione stessa) ha detto che era d'accordo in linea di principio sul regolamento e che si sarebbe riservato di apportare eventuali modifiche durante il consiglio comunale. Peccato che quello stesso consigliere, durante il successivo consiglio comunale, sia uscito dall'aula proprio durante la discussione sull'assistenza specialistica, lasciando in aula solo il consigliere di Fratelli d'Italia che, oltretutto, ha votato favorevolmente, non sollevando alcun dubbio circa la bontà del provvedimento stesso. Il regolamento sull'assistenza specialistica, quindi, è stato approvato all'unanimità dei presenti e, quindi, anche con i voti dell'opposizione che oggi, invece, vuol farci credere di essere contraria.
Quello che invece spiace constatare è il fatto che, in questi anni, si sia discusso molto dell'assistenza specialistica, portando in aula provvedimenti per aumentare le risorse e, puntualmente, l'opposizione di centrodestra ha votato contro, così come ha fatto per la delibera n.37 del 27/06/24 in cui erano stati previsti incrementi per l'assistenza specialistica per €150.000 per 3 annualità . Oggi, poi, dimenticando quanto essi stessi hanno osteggiato, chiedono di aumentare le risorse dopo aver votato a favore del regolamento e votato contro l'aumento delle risorse per il servizio di assistenza specialistica.
Questi sono chiari indici di incoerenza e qualunquismo miste a ipocrisia pre-elettorale. Nel merito evidenziamo che l'articolo 3 co. 3 della L. 104 è il requisito d'accesso che hanno individuato i regolamenti di tutte le città, di tutti gli ambiti per l'assistenza specialistica. Il regolamento è stato elaborato dopo un lavoro di un anno e mezzo con la ASL BT, il servizio sociale professionale dei comuni di Trani e Bisceglie, gli uffici dell'ambito territoriale e, poi, subito illustrato ai dirigenti scolastici delle due città. A proposito di questi ultimi rileviamo che, ad oggi, non ci sia stata alcuna comunicazione formale da parte loro che abbia rilevato criticità, ma unicamente delle osservazioni via social probabilmente dettate da rancore pregresso da parte di una sola dirigente scolastica che, guarda caso, ricalca le argomentazioni addotte dall'intero centrodestra.
Noi riteniamo che con serietà vada affrontata una situazione che vede coinvolte tante famiglie. L'obiettivo della specialistica, attraverso un nuovo regolamento, è quello di fornire un servizio di livello qualitativamente importante. Le disabilità sono diverse e ogni intervento va personalizzato; ci saranno ragazzi per i quali saranno aumentate le ore (e non diminuite come vogliono farci credere le opposizioni) e ci sarà una rimodulazione che renderà sicuramente più utile e funzionale un servizio che non può essere una mera e asettica distribuzione di tre ore a tutti gli utenti del servizio. Oggi vengono attribuite tre ore a chi ha una grave disabilità e sempre tre ore a chi disabile non è. Queste e altre questioni affronteremo con grande serenità nella fase applicativa del regolamento tenendo conto dei dati e valutando le esigenze che si rappresenteranno. In questi giorni molte famiglie stanno chiedendo di andare a visita medica per ottenere la certificazione della gravità che serve non solo per la specialistica, ma per tanti servizi. Speriamo solo che al centrodestra interessi risolvere i problemi delle persone e non strumentalizzarli a fini politici.