«Assunzioni Bat, concorso farsa»
Nicola Cuccovillo: «Poca pubblicità, la trasparenza è pura utopia»
mercoledì 27 ottobre 2010
«Il 7 ottobre scorso sono scaduti i termini per la presentazione delle domande di ammissione al concorso pubblico per 23 posti (con varie qualifiche) bandito dalla neonata provincia Bat, come riportato dalla gazzetta ufficiale numero 71 del 7 settembre 2010. Il bando di concorso prevedeva che entro 30 giorni dalla scadenza del suddetto termine e comunque almeno 15 giorni prima della fissazione delle date utili per le prove preselettive, la provincia avrebbe comunicato il tutto tramite il proprio sito Internet, come avvenuto il 18 ottobre (con una precisione matematica che ha del sospetto). Le prove sono state fissate dal 3 novembre all'8 novembre 2010 con orari che saranno fissati il 29 ottobre.
Considerando la pressoché inesistente pubblicità del concorso, al quale in molti hanno inoltrato domanda grazie al passaparola, ancor più paradossale è che il mezzo di comunicazione scelto dalla provincia sia un sito ufficiale in costruzione e soprattutto in confusione. Peraltro, soltanto per casualità, grazie ad un articolo della Gazzetta del Mezzogiorno del 25 ottobre si è avuto un minimo di contezza della nebulosa dinamica che circonda il suddetto concorso, che sempre più pare manifestarsi come poco pubblico.
L'associazione Sandro Pertini di Trani è perfettamente in sintonia con le rimostranze giustamente sollevate da numerosi consiglieri provinciali riguardo l'impossibilità reale dei candidati di poter preparare con la dovuta serietà una prova importante per il loro futuro, che gli atti dei politici provinciali fanno somigliare sempre più ad un ingresso in un reality show e non in una vita reale. E' lapalissiano che un candidato che voglia fare affidamento solo sulla meritocrazia, sa che deve prepararsi bene. Quindi ha bisogno almeno di un minimo di tempo per prepararsi, ma che questo tempo si concretizzi in neanche trenta giorni dalla presentazione della domanda ci sembra eccessivo e qualche maligno sta già pensando a male e sparla di concorso ad uso e consumo clientelare.
Noi non vogliamo credere a ciò, ma rileviamo che, solo a seguito di detto articolo, alcuni concorrenti si sono precipitati sul meraviglioso sito della Bat per verificare che in un angoletto dello stesso vi era un piccolo link altrettanto fitto di nebbia: "Diario delle prove preselettive". Conseguenzialmente ci chiediamo: quanti hanno letto la Gazzetta del Mezzogiorno di ieri? E' questa la tanto osannata trasparenza richiesta dal Ministro Brunetta? Perché tanta segretezza? Quanti potranno prepararsi in modo esauriente? E poi ci poniamo altri due interrogativi: visto che la provincia ha preteso il pagamento, a mezzo bollettino postale di 10,33 euro dagli oltre 7000 candidati, non era lecito trattarli con rispetto? Quanti di questi 7000 non parteciperanno perché impossibilitati a preparare il concorso?
Non si dimentichi che alla pubblica amministrazione è richiesto come requisito quello della trasparenza, che purtroppo in questo caso è mera utopia, un lontano miraggio di credibilità. Che a farlo sia poi una provincia appena sorta è ancor più seccante, poiché in un periodo in cui l'abolizione delle province è richiesta a gran voce, dalla neonata ci si attenderebbe un comportamento che ne elevi la dignità. Certamente questi atteggiamenti della amministrazione provinciale della Bat non aiutano i cittadini ad avvicinarsi alla politica, anzi li allontanano sempre di più.
Nicola Cuccovillo
Presidente associazione Sandro Pertini
Considerando la pressoché inesistente pubblicità del concorso, al quale in molti hanno inoltrato domanda grazie al passaparola, ancor più paradossale è che il mezzo di comunicazione scelto dalla provincia sia un sito ufficiale in costruzione e soprattutto in confusione. Peraltro, soltanto per casualità, grazie ad un articolo della Gazzetta del Mezzogiorno del 25 ottobre si è avuto un minimo di contezza della nebulosa dinamica che circonda il suddetto concorso, che sempre più pare manifestarsi come poco pubblico.
L'associazione Sandro Pertini di Trani è perfettamente in sintonia con le rimostranze giustamente sollevate da numerosi consiglieri provinciali riguardo l'impossibilità reale dei candidati di poter preparare con la dovuta serietà una prova importante per il loro futuro, che gli atti dei politici provinciali fanno somigliare sempre più ad un ingresso in un reality show e non in una vita reale. E' lapalissiano che un candidato che voglia fare affidamento solo sulla meritocrazia, sa che deve prepararsi bene. Quindi ha bisogno almeno di un minimo di tempo per prepararsi, ma che questo tempo si concretizzi in neanche trenta giorni dalla presentazione della domanda ci sembra eccessivo e qualche maligno sta già pensando a male e sparla di concorso ad uso e consumo clientelare.
Noi non vogliamo credere a ciò, ma rileviamo che, solo a seguito di detto articolo, alcuni concorrenti si sono precipitati sul meraviglioso sito della Bat per verificare che in un angoletto dello stesso vi era un piccolo link altrettanto fitto di nebbia: "Diario delle prove preselettive". Conseguenzialmente ci chiediamo: quanti hanno letto la Gazzetta del Mezzogiorno di ieri? E' questa la tanto osannata trasparenza richiesta dal Ministro Brunetta? Perché tanta segretezza? Quanti potranno prepararsi in modo esauriente? E poi ci poniamo altri due interrogativi: visto che la provincia ha preteso il pagamento, a mezzo bollettino postale di 10,33 euro dagli oltre 7000 candidati, non era lecito trattarli con rispetto? Quanti di questi 7000 non parteciperanno perché impossibilitati a preparare il concorso?
Non si dimentichi che alla pubblica amministrazione è richiesto come requisito quello della trasparenza, che purtroppo in questo caso è mera utopia, un lontano miraggio di credibilità. Che a farlo sia poi una provincia appena sorta è ancor più seccante, poiché in un periodo in cui l'abolizione delle province è richiesta a gran voce, dalla neonata ci si attenderebbe un comportamento che ne elevi la dignità. Certamente questi atteggiamenti della amministrazione provinciale della Bat non aiutano i cittadini ad avvicinarsi alla politica, anzi li allontanano sempre di più.
Nicola Cuccovillo
Presidente associazione Sandro Pertini