Atto vandalico nel centro storico: divelti i fiori dalla lapide di Emilio Covelli

Buttati per strada i garofani rossi posti sulla lastra di pietra

martedì 4 maggio 2021 14.16
Ancora un atto vandalico nel centro storico cittadino: i garofani rossi che Gino Ancona aveva deposto l'1 Maggio sulla lapide commemorativa dell'anarchico tranese Emilio Covelli, all'angolo del palazzo nobiliare fra via Ognissanti e via Zanardelli, sono stati divelti, vandalizzati e buttati per strada.

"Non mi vendo ne' ai governi ne' ai partiti. Ho bramato miserie, persecuzioni calunnie. Ho rifiutato tutto resto ciò che sono" si legge su quella lapide realizzata dal maestro Scaringi, che parecchi decenni fa il Comune di Trani volle dedicare all'illustre personaggio. "Così parlano gli anarchici - Dalla protesta di E. Covelli" è scolpito nella pietra commemorativa dell'anarchico che era nato a Trani nel 1846 da Francesco Paolo e da Carolina Soria.

La deposizione dei fiori da parte di Gino Ancona era stata immortalata da Cecilia Di Lernia, ex assessore comunale, che sui social aveva commentato il gesto e l'immagine con una profonda riflessione.

Ma poche ore dopo un atto vandalico, di quelli che (purtroppo impuniti) si registrano sempre più numerosi anche nel centro storico cittadino negli ultimi tempi, ha deturpato tutto: il gesto, il significato, la Storia. E la Storia siamo noi, nessuno si senta escluso (cit. Francesco de Gregori).
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