Aumentano i canoni d'ormeggio alla Darsena di Trani

De Noia, consigliere comunale: «è una decisione scellerata»

mercoledì 3 ottobre 2007
«La scelta del Dott. Trovato di aumentare il canone d'ormeggio della Darsena Comunale è una decisione scellerata sia per le modalità seguite, in un primo momento si comunicava ai diportisti la volontà del Comune di confermare per l'anno 2007 le tariffe dell'anno precedente, e successivamente si cambia idea e si decide di aumentarle di ben il 50%, sia per la tempistica in cui è stata assunta e cioè il 26.04.2007, 4 giorni prima della scadenza per il pagamento del canone originario, sia per la giustificazione che viene data a sostegno dell'incremento, assicurare gli equilibri di bilancio(???).
Emerge, tuttavia, la volontà del Commissario Straordinario di "fare cassa" rastrellando denaro dalle tasche degli utenti, ponendosi, altresì, l'obiettivo di screditare il Marina Tranese rispetto ad altri approdi turistici con una politica dei prezzi enormemente sproporzionata a danno dei diportisti e che già in questa stagione ha prodotti seri danni economici e d'immagine ( vi sarebbe stata una consistente diminuzione dei transiti). Un incremento privo di fondamenti, di fatto e di diritto, che costringerà molti nostri concittadini ad adire il giudice ordinario per ottenere il rimborso delle somme versate e/o il ripristino delle condizioni precedentemente accettate (dubito fortemente sulla giurisdizione del TAR).
Mi spiego. Il rapporto che lega il gestore del Marina al diportista avendo natura contrattuale esige l'accordo tra le parti, che viene raggiunto nel momento in cui la proposta del gestore dell'approdo (Comune) ha trovato l'accettazione da parte dell'utenza, circostanza che si è verificata nel momento in cui l'Amministrazione confermava le tariffe d'ormeggio dell'anno precedente (proposta), e l'utente provvedeva al pagamento del canone entro il termine stabilito (accettazione).
Qualsiasi modifica delle condizioni contrattuali esige un ulteriore accordo tra le parti. Non si può, durante la validità del contratto, decidere, unilateralmente, di modificarne le condizioni, senza l'accordo della controparte. La pubblica amministrazione, concedendo i posti barca non fa altro che stipulare contratti con i vari utenti legittimando gli stessi ad adire il giudice ordinario qualora vi siano i presupposti per l'azione ( e nel caso specifico ci sono tutti). Il Commissario Prefettizio aumentando le tariffe d'ormeggio non ha fatto altro che modificare (unilateralmente) le condizioni contrattuali precedentemente stabilite tra Comune ed utente, palesando chiaramente un comportamento teso a costringere i diportisti al pagamento dell'ulteriore somma, poiché se avessero deciso di lasciare l'approdo turistico non avrebbero potuto recuperare la quota annuale già versata (circostanza espressamente prevista dal regolamento).
Rimbocchiamoci le maniche cercando di evitare inutili contenziosi. Per questo è necessario trovare una soluzione condivisa che eviti liti giudiziarie sconvenienti per tutti.»
Dott. Francesco De Noia
Consigliere Comunale di Forza Trani