Beppe Corrado pronto a guidare il Pdl di Trani
Intervista del direttore Biagio Fanelli. «Ritengo che la città sia cambiata in meglio. L'handicap? La comunicazione»
sabato 19 marzo 2011
11.10
«Ho parlato con il coordinatore provinciale, Francesco Ventola, il quale mi ha invitato a procedere alla riorganizzazione del partito in ambito locale. Ringrazio sia lui che Silvestris per avermi indicato come coordinatore del Popolo della Libertà su Trani e sono pronto per questa stimolante sfida». Beppe Corrado sembra fugare ogni dubbi sulla leadership del partito a Trani. Dopo un colloquio con Ventola, Corrado lascia intendere che non vi siano ombre sulla figura chiamata a guidare il coordinamento locale.
Il nostro portale aveva raccontato nei giorni scorsi di una proposta, partita dallo zoccolo duro di Alleanza nazionale che chiedeva al coordinamento provinciale di prendere in considerazione la candidatura del sindaco di Trani, Giuseppe Tarantini, quale commissario del partito tranese. «Ho letto la notizia ma non ho riscontri di questa proposta. Ventola mi ha rassicurato e mi ha investito di questa responsabilità che sono pronto a raccogliere con spirito di dedizione. Non ho mai rincorso ruoli, mi reputo un uomo al servizio del partito e così sarà sempre. Occorre ripartire con rinnovato entusiasmo, tornare tra la gente, garantire ad ogni componente del partito la giusta visibilità. Non possiamo perdere più tempo, le elezioni si avvicinano».
Il toto candidato sindaco è già partito da tempo. Corrado dice la sua: «Ritengo che il candidato migliore sia un giusto mix di gioventù ed esperienza politica, una figura affidabile. Non faccio nomi, dico solo che la scelta dovrà essere condivisa da tutti. Se così non fosse, sarebbe un fallimento per tutti noi».

Corrado, nei mesi scorsi, sembrava vicino all'ingresso in giunta. «Si, è vero. Sul tavolo c'era una proposta di questo tipo. Alla fine ho ringraziato il sindaco ed ho detto di no. In questo momento è opportuno guardare all'insieme della maggioranza ed agli equilibri che la caratterizzano. Ho preferito fare un passo indietro per consentire ad altre componenti del partito e della coalizione di avere quello spazio che, legittimamente, meritano». Le parole di Corrado lasciano supporre qualche imminente novità in seno alla giunta: «Non credo siano all'orizzonte dei rimpasti. E' innegabile però che vada definito il quadro con la nomina almeno di un assessore all'urbanistica. Il nostro sindaco non può occuparsi di tutto, è giusto che l'incarico vada ad una persona che sappia affrontare full time situazioni difficili come i ricorsi al piano urbanistico generale e le vicende del Contratto di quartiere».
Corrado ha spesso difeso l'operato dell'amministrazione e del sindaco. «Ritengo che la città sia cambiata in meglio, al di là di quanto possono dire le opposizioni ed i nostri detrattori. Probabilmente oggi paghiamo dei limiti in comunicazione, vera nota dolente di questa consiliatura. Non riusciamo a comunicare con i cittadini e ad informarli nel modo adeguato. Dobbiamo migliorare anche in questo».
Capitolo ospedale. Corrado è decisamente pessimista: «L'impegno comune di tutte le forze politiche della città è un segnale positivo ma sulla situazione del San Nicola Pellegrino sono alquanto sfiduciato. Le normative regionali e nazionali lasciano poco spazio alle buone intenzioni. Presto chiuderanno i battenti sia l'ospedale di Bisceglie che quello di Trani. Le due amministrazioni devono sedersi per discutere sul progetto dell'ospedale unico ma di mezzo ci sono le amministrative che potrebbero nuocere al percorso di dialogo».
Il nostro portale aveva raccontato nei giorni scorsi di una proposta, partita dallo zoccolo duro di Alleanza nazionale che chiedeva al coordinamento provinciale di prendere in considerazione la candidatura del sindaco di Trani, Giuseppe Tarantini, quale commissario del partito tranese. «Ho letto la notizia ma non ho riscontri di questa proposta. Ventola mi ha rassicurato e mi ha investito di questa responsabilità che sono pronto a raccogliere con spirito di dedizione. Non ho mai rincorso ruoli, mi reputo un uomo al servizio del partito e così sarà sempre. Occorre ripartire con rinnovato entusiasmo, tornare tra la gente, garantire ad ogni componente del partito la giusta visibilità. Non possiamo perdere più tempo, le elezioni si avvicinano».
Il toto candidato sindaco è già partito da tempo. Corrado dice la sua: «Ritengo che il candidato migliore sia un giusto mix di gioventù ed esperienza politica, una figura affidabile. Non faccio nomi, dico solo che la scelta dovrà essere condivisa da tutti. Se così non fosse, sarebbe un fallimento per tutti noi».

Corrado, nei mesi scorsi, sembrava vicino all'ingresso in giunta. «Si, è vero. Sul tavolo c'era una proposta di questo tipo. Alla fine ho ringraziato il sindaco ed ho detto di no. In questo momento è opportuno guardare all'insieme della maggioranza ed agli equilibri che la caratterizzano. Ho preferito fare un passo indietro per consentire ad altre componenti del partito e della coalizione di avere quello spazio che, legittimamente, meritano». Le parole di Corrado lasciano supporre qualche imminente novità in seno alla giunta: «Non credo siano all'orizzonte dei rimpasti. E' innegabile però che vada definito il quadro con la nomina almeno di un assessore all'urbanistica. Il nostro sindaco non può occuparsi di tutto, è giusto che l'incarico vada ad una persona che sappia affrontare full time situazioni difficili come i ricorsi al piano urbanistico generale e le vicende del Contratto di quartiere».
Corrado ha spesso difeso l'operato dell'amministrazione e del sindaco. «Ritengo che la città sia cambiata in meglio, al di là di quanto possono dire le opposizioni ed i nostri detrattori. Probabilmente oggi paghiamo dei limiti in comunicazione, vera nota dolente di questa consiliatura. Non riusciamo a comunicare con i cittadini e ad informarli nel modo adeguato. Dobbiamo migliorare anche in questo».
Capitolo ospedale. Corrado è decisamente pessimista: «L'impegno comune di tutte le forze politiche della città è un segnale positivo ma sulla situazione del San Nicola Pellegrino sono alquanto sfiduciato. Le normative regionali e nazionali lasciano poco spazio alle buone intenzioni. Presto chiuderanno i battenti sia l'ospedale di Bisceglie che quello di Trani. Le due amministrazioni devono sedersi per discutere sul progetto dell'ospedale unico ma di mezzo ci sono le amministrative che potrebbero nuocere al percorso di dialogo».