Biblioteca, oggi lectio magistralis su Giovanni Bovio

Protagonista il professor Giuseppe Brescia

martedì 28 febbraio 2017
Il professor Giuseppe Brescia (presidente della sezione andriese della Società di Storia Patria) terrà una lectio magistralis in biblioteca domani, martedì, 28 febbraio alle ore 18 su "Giovanni Bovio: La vita e l'opera. Il giudizio storico, da epigrafista", nella ricorrenza dei 180 anni dalla nascita del filosofo (Trani 6 febbraio 1837 – Napoli 15 aprile 1903).

Trani degli Statuti Marittimi e Giustina Rocca (con ogni probabilità la Porzia Belmonte di Shakespeare), del Romanico puro e della Schola Nova, del secentesco Lorenzo Valeri precursore del tipografo artista Valdemaro Vecchi, della Corte d'Appello e del Settecento riformatore, dei martiri del '99 e dei patrioti Edoardo Fusco e Ida Grecca del Carretto, della "Rassegna Pugliese" e della "Rivista di Giureprudenza", dell'avvocato socialista Giacinto Francia e del crociano azionista Nicola Pàstina, di Giovanni Bovio e del giovane Croce, Benedetto Ronchi e Raffaello Piracci, Giovanni Macchia e Nino Palumbo, dei socratici Presidi e maestri Giovanni Gazzilli e Savino Blasucci – fino all'Inno a Trani di Cesare Brandi – può ben proporsi a Capitale della Cultura per uno dei prossimi anni. Ne forma l'emblema la vita e l'opera di Giovanni Bovio (1837-1903), filosofo e giurista, parlamentare repubblicano, autore teatrale epistolografo e intenso epigrafista. Benedetto Croce disse di lui: "Ci sono pagine belle e versi notevoli" (a proposito delle Poesie disseminate anche nell'Epistolario). La sua vena personale più propria era di "epigrafista", anche nello scrivere e dettare saggi e trattati storici e filosofici. Il 'giudizio' è 'teoria della prevision', 'giudizio prospettico'; la patria è l'ideale; la virtù civica, rimane il dovere morale (Kant, Mazzini, Croce).