Caso discarica, esposto in Procura del comitato "via Andria"
La Quosta: «Si accertino le responsabilità e ci sia un risarcimento danni»
martedì 28 ottobre 2014
8.39
È stato presentato nelle ultime ore l'esposto al procuratore della Repubblica del Tribunale di Trani da parte del Comitato di Quartiere "via Andria". Luigi La Quosta, presidente dell'organo di cittadinanza attiva, denuncia il danno ambientale che gli sforamenti in falda hanno attestato.
Il Comitato, in breve, chieda che si faccia chiarezza, nella maniera migliore possibile, sulle ipotesi di reato che da diverse settimane si vociferano e che i forti timori gettati sull'inquinamento e sulla dubbia salubrità delle acque vengano confutate o, in alternativa, confermate. Ovviamente, la cittadinanza ormai mal sopporta da troppo tempo questi dubbi e vuole vederci chiaro quanto prima.
Alla procura è stato chiesto un risarcimento danni da devolvere in beneficenza, nell'attesa che la sospensione di 60 giorni disposto dalla Regione Puglia nei confronti della discarica "Puro Vecchio" termini e la struttura venga restituita all'utilizzo per il quale, come sottolineava il vice-presidente del commissario, Salvatore Brunetti, «è un servizio pagato puntualmente dai tranesi». Così come per la discarica, i responsabili del comitato sono preoccupati per il depuratore: per collocazione, il quartiere è davvero una "terra tra due fuochi".
Il Comitato, in breve, chieda che si faccia chiarezza, nella maniera migliore possibile, sulle ipotesi di reato che da diverse settimane si vociferano e che i forti timori gettati sull'inquinamento e sulla dubbia salubrità delle acque vengano confutate o, in alternativa, confermate. Ovviamente, la cittadinanza ormai mal sopporta da troppo tempo questi dubbi e vuole vederci chiaro quanto prima.
Alla procura è stato chiesto un risarcimento danni da devolvere in beneficenza, nell'attesa che la sospensione di 60 giorni disposto dalla Regione Puglia nei confronti della discarica "Puro Vecchio" termini e la struttura venga restituita all'utilizzo per il quale, come sottolineava il vice-presidente del commissario, Salvatore Brunetti, «è un servizio pagato puntualmente dai tranesi». Così come per la discarica, i responsabili del comitato sono preoccupati per il depuratore: per collocazione, il quartiere è davvero una "terra tra due fuochi".