Castello Svevo di Trani chiuso per assemblea sindacale: personale in stato d'agitazione

Stessa storia a Canne e Castel del Monte. I sindacati scrivono al ministro Bonisoli

venerdì 9 novembre 2018 15.30
Castel del Monte, il luogo della cultura più visitato in Puglia, simbolo dell'Unesco, con quasi 250mila presenze nel 2017, può contare solo su due dipendenti per turno. E' fattibile? Sì, se accade. Stessa cosa al Castello Svevo di Trani, non va meglio a Canne della Battaglia dove la fruibilità del sito è addirittura a rischio nei prossimi festivi. Troppo pochi i custodi e per contratto non posso coprire più della metà dei giorni "rossi" ad anno e quindi una volta fatta la loro parte il sito non può che chiudere. Sono solo alcune delle problematiche che denuncia il personale del Polo museale della Puglia che oggi si è riunito in assemblea sindacale per due ore, dalle 9.30 alle 11.30, durante la stessa i luoghi della cultura sono rimasti chiusi al pubblico.

"Chiediamo di essere ascoltati a livello nazionale". E così i rappresentati del pubblico impiego di Cgil, Cisl e Uil scrivono al ministro dei beni e delle attività culturali Alberto Bonisoli per informare della situazione il Governo e lanciare a livello regionale lo stato d'agitazione. Non si tratta solo di tenere i musei aperti ma anche di fornire un'accoglienza all'altezza di un Paese (il Belpaese) che si dice fondato sulla cultura e sul turismo. Quando arrivano duecento visitatori tutti insieme (cosa che accade spesso) e ad attenderli ci sono solo due persone è chiaro che non si può garantire il meglio nonostante lo sforzo del personale che ci mette tutta la buona volontà e la passione di cui è dotato.

Problemi anche da punto di vista economico, un custode di Canne della Battaglia ci racconta che la reperibilità (se scatta l'allarme qualcuno deve recarsi sul posto con le forze dell'ordine a verificare) viene pagata con diversi mesi di ritardo.