«Chi sarebbe l’intollerante?»
Dialoghi e polemiche, Negrogno replica a De Noia. Scrive l'esponente di Federazione della Sinistra
giovedì 26 maggio 2011
Mentre la rassegna letteraria de I dialoghi di Trani riceveva a Palazzo di città la targa dal presidente della Repubblica come premio per la decima edizione, il consigliere comunale del PdL, Francesco De Noia vomitava rancore nei confronti di una manifestazione definita come «evento fazioso ed intollerante». Al duro attacco del componente dell'attuale maggioranza di centrodestra risponde Rino Negrogno della Federazione della Sinistra di Trani: «Capisco il nervosismo per il vento nuovo che soffia dal nord, nuovi profumi che giungono piano fino a noi, suoni diversi, preoccupanti per alcuni. Capisco l'idiosincrasia per i comunisti, i fantasmi, gli assassini, i mangiatori di bambini e affini. Ma valutate voi, cari concittadini, chi sia l'intollerante. Trani città di fontane, va bene è carina. Ma oltre ad imbiancare la facciata valorizziamo anche l'anima della nostra città?».
Negrogno esplicita il concetto: «S'invita a boicottare un evento culturale perché questo, si dice, sia a sostegno di ideologie che si contrappongono con il modello di vita occidentale, ideologie grazie alle quali si è raggiunta la libertà ed il benessere in cui viviamo. In cui viviamo tutti? Tutto il popolo? Tutti i popoli? Non credo. E a Trani viviamo tutti nel benessere di cui parla De Noia? Tutti abbiamo un lavoro? Tutti arriviamo a fine mese senza grandi difficoltà? Tutti possiamo fare progetti, creare una famiglia, comprare una casa, fare dei figli? Non credo. E non credo che queste ideologie diano libertà e benessere a tutti e per me, se questo osannato modello occidentale non è in grado di dare libertà e benessere a tutti, se solo uno dei miei fratelli o cittadini soffre, è questo, un modello fazioso, intollerante, sbagliato».
«Abbeveriamoci alla cultura – conclude Negrogno – ed invitiamo anche la nipote di Mussolini ai Dialoghi. Sentiamo cosa ha da dirci e poi ognuno decida i suoi modelli, i suoi ideali, i suoi sogni. Pensiamo ai problemi dei poveri, dei disoccupati, di chi perde il lavoro, delle persone sole, di chi ha bisogno di assistenza e la sua famiglia disperata. E oltre alle fontane facciamo parchi per i nostri bambini».
Negrogno esplicita il concetto: «S'invita a boicottare un evento culturale perché questo, si dice, sia a sostegno di ideologie che si contrappongono con il modello di vita occidentale, ideologie grazie alle quali si è raggiunta la libertà ed il benessere in cui viviamo. In cui viviamo tutti? Tutto il popolo? Tutti i popoli? Non credo. E a Trani viviamo tutti nel benessere di cui parla De Noia? Tutti abbiamo un lavoro? Tutti arriviamo a fine mese senza grandi difficoltà? Tutti possiamo fare progetti, creare una famiglia, comprare una casa, fare dei figli? Non credo. E non credo che queste ideologie diano libertà e benessere a tutti e per me, se questo osannato modello occidentale non è in grado di dare libertà e benessere a tutti, se solo uno dei miei fratelli o cittadini soffre, è questo, un modello fazioso, intollerante, sbagliato».
«Abbeveriamoci alla cultura – conclude Negrogno – ed invitiamo anche la nipote di Mussolini ai Dialoghi. Sentiamo cosa ha da dirci e poi ognuno decida i suoi modelli, i suoi ideali, i suoi sogni. Pensiamo ai problemi dei poveri, dei disoccupati, di chi perde il lavoro, delle persone sole, di chi ha bisogno di assistenza e la sua famiglia disperata. E oltre alle fontane facciamo parchi per i nostri bambini».