Consiglio comunale, ecco Antonella Papagni
L'ex candidato sindaco ora tra i banchi dell'opposizione
giovedì 6 agosto 2015
7.10
Tra le 9 donne del consiglio comunale di Trani c'è anche Antonella Papagni, candidata sindaco del M5S e adesso pronta nei banchi dell'opposizione ad un confronto costruttivo con la nuova amministrazione. «Ho iniziato la mia avventura politica circa quattro anni fa spinta dalla voglia di capire e risolvere quelli che sono i problemi della città di Trani: adesso che siamo in consiglio comunale ci metteremo ancora più impegno».
Serietà e coerenza: questo il leit motiv che guiderà l'avventura della Papagni in consiglio, che sin da ora si dice pronta a non cedere ad alleanze politiche che possano deludere le aspettative e la fiducia affidatele dal suo elettorato. «In questa città si è proprio perso il significato della parola opposizione: tutti parlano di pacificazione ma così non è, perché la squadra che vince governa, quella che perde fa opposizione tenendo accesi i fari di denuncia e l'attenzione su determinate problematiche».
Breve nota critica anche sui primi passi compiuti dall'amministrazione: «Il sindaco aveva detto all'atto della nomina della giunta che entro nove giorni avrebbe nominato l'assessore all'ambiente. Così non è stato e questo è grave perché Trani tuttora ha diversi problemi di natura ambientale tipo depuratore, discarica e cave dismesse. Questo sicuramente è un primo punto a suo sfavore».
Concorda invece sul primo punto d'intervento toccato dal primo cittadino, ossia riequilibrare la disastrosa situazione finanziaria della città: «Se non c'è chiarezza nei conti non possiamo mettere mano alle altre cose, stessa cosa vale per Amiu. Con il riaccertamento della Corte dei Conti si riuscirà a dissipare una nebbia fitta che avvolge tuttora il Comune di Trani dopodiché si potrà ricominciare a pensare a degli investimenti volti alla risoluzione di problemi stringenti».
Serietà e coerenza: questo il leit motiv che guiderà l'avventura della Papagni in consiglio, che sin da ora si dice pronta a non cedere ad alleanze politiche che possano deludere le aspettative e la fiducia affidatele dal suo elettorato. «In questa città si è proprio perso il significato della parola opposizione: tutti parlano di pacificazione ma così non è, perché la squadra che vince governa, quella che perde fa opposizione tenendo accesi i fari di denuncia e l'attenzione su determinate problematiche».
Breve nota critica anche sui primi passi compiuti dall'amministrazione: «Il sindaco aveva detto all'atto della nomina della giunta che entro nove giorni avrebbe nominato l'assessore all'ambiente. Così non è stato e questo è grave perché Trani tuttora ha diversi problemi di natura ambientale tipo depuratore, discarica e cave dismesse. Questo sicuramente è un primo punto a suo sfavore».
Concorda invece sul primo punto d'intervento toccato dal primo cittadino, ossia riequilibrare la disastrosa situazione finanziaria della città: «Se non c'è chiarezza nei conti non possiamo mettere mano alle altre cose, stessa cosa vale per Amiu. Con il riaccertamento della Corte dei Conti si riuscirà a dissipare una nebbia fitta che avvolge tuttora il Comune di Trani dopodiché si potrà ricominciare a pensare a degli investimenti volti alla risoluzione di problemi stringenti».