Corpo forestale, rinvenute in Villa 10 tartarughe protette
Prelevate per evitare l’inquinamento genetico. Indaga il Cites
mercoledì 16 settembre 2015
10.38
L'abbandono di animali esotici è nel mirino della Forestale. Questa volta gli uomini del Cites del Corpo Forestale dello Stato di Bari, nell'ambito dell'attività di controllo del territorio, hanno rinvenuto nella fontana della villa comunale di Trani, una decina di esemplari di tartarughe protette. Gli esemplari, quasi certamente appartenenti ad improvvisati allevatori senza scrupoli e senza il benché minimo amore per gli animali, sono stati rinvenuti insieme ad altri esemplari di tartarughe, più di cento, anch'esse abbandonate ma di specie diversa. I forestali hanno pertanto nell'immediatezza prelevato dalla fontana le specie protette per evitare l'inquinamento genetico.
Le tartarughe trachemys scripta elegans sono esemplari esotici in via d'estinzione quindi protetti e regolati da normative internazionali, comunitarie e nazionali. Il ritrovamento di tali esemplari è sicuramente dovuto all'abbandono da parte di cittadini o allevatori della zona che, non riuscendo più a gestire in casa tali esemplari o non essendo in possesso della documentazione necessaria alla detenzione, li abbandonano senza conoscere le problematiche che ne conseguono e ignorando, soprattutto, che "l'abbandono" è punito dal codice penale.
Gli agenti del Cites hanno pertanto provveduto al sequestro degli esemplari rinvenuti che sono stati affidati ad un centro autorizzato alla detenzione degli stessi. Intanto gli investigatori continuano le indagini per risalire ai proprietari degli esemplari abbandonati.
Le tartarughe trachemys scripta elegans sono esemplari esotici in via d'estinzione quindi protetti e regolati da normative internazionali, comunitarie e nazionali. Il ritrovamento di tali esemplari è sicuramente dovuto all'abbandono da parte di cittadini o allevatori della zona che, non riuscendo più a gestire in casa tali esemplari o non essendo in possesso della documentazione necessaria alla detenzione, li abbandonano senza conoscere le problematiche che ne conseguono e ignorando, soprattutto, che "l'abbandono" è punito dal codice penale.
Gli agenti del Cites hanno pertanto provveduto al sequestro degli esemplari rinvenuti che sono stati affidati ad un centro autorizzato alla detenzione degli stessi. Intanto gli investigatori continuano le indagini per risalire ai proprietari degli esemplari abbandonati.