Corrado: «De Feudis pensi alle assunzioni di Vendola»

E il segretario dell'Idv precisa: «In piazza saremo ospiti e non organizzatori»

giovedì 3 marzo 2011
Sebastiano De Feudis corregge il tiro. Il segretario regionale dell'Italia dei valori ha precisato che «la manifestazione di domenica 6 marzo che si terrà a Trani, in piazza della Repubblica, contro le irregolarità riscontrate nei concorsi pubblici banditi alla Bat, all'Amiu e all'Amet di Trani non è organizzata dall'Idv, ma dai cittadini indignati e vedrà la partecipazione del sottoscritto e degli iscritti e simpatizzanti dell'Idv ma senza bandiere. Così come vedrà la presenza di altri politici di Trani ed associazioni che vogliono unirsi ai tranesi onesti per lottare contro il clientelismo che sta uccidendo la società tranese».

Da quanto si è appreso, i promotori di tale iniziativa sono alcuni cittadini: Dimitri Filograsso, Gianfranco Santovito e Antonio Russo, i quali, oltre ad aver costituito un comitato, invitano i cittadini a firmare la petizione on-line su Facebook (comitatocontrocorruzione) ed inviare denunce all'indirizzo e-mail comitatocontrocorruzione@gmail.com.

Intanto, sul fronte politico, registriamo la risposta alle parole di De Feudis da parte del consigliere comunale e provinciale (nonché prossimo coordinatore del Pdl), Beppe Corrado. Corrado definisce le dichiarazione del segretario regionale dell'Italia dei Valori «demagogiche». «A lanciare accuse - scrive Corrado - ed a parlare di concorsi tuffa e di padrini è fin troppo facile e rappresenta sicuramente un cavallo di battaglia per la campagna elettorale prossima. Questo è un Paese dove ad ogni azione amministrativa c'è sempre il Pierino di turno che deve lanciare accuse generiche giusto per il gusto di parlare. Ho seguito con attenzione la conferenza stampa del Pd, o di una parte di esso, in quanto mancavano molti consiglieri comunali e alla fine non ho capito quali siano le irregolarità nel concorso di Amiu ma evidentemente ho perso qualche passaggio. Ho letto invece con attenzione le parole di De Feudis e sono rimasto veramente stupefatto».

Corrado prosegue nella sua replica: «Il segretario regionale dell'Italia dei Valori parla genericamente di concorsi truffa ma dimentica nel suo elenco di concorsi la più grossa truffa perpetrata a danno di migliaia di giovani pugliesi fatta dalla giunta Vendola. Mi riferisco all'operazione d' internalizzazione organizzata dalla giunta Vendola nella sanità. Infatti voglio ricordare al segretario regionale che nell'ultima seduta della scorsa legislatura (quindi in piena campagna elettorale regionale) viene approvata la legge che consente di assumere nella sanità pugliese migliaia (circa diecimila) di operatori che lavoravano per le aziende private che fornivano servizi per le varie Asl (pulizie, portierato, etc). Migliaia di persone assunte grazie a padrini politici di sinistra nelle aziende private che di punto in bianco si sono ritrovati ad essere assunti in società pubbliche create ad arte (carrozzoni politici) di proprietà delle Asl. Questa legge regionale recentemente bocciata dalla Consulta ha consentito assunzioni clientelari, assunzioni senza un regolare concorso pubblico. Chiedo a De Feudis: la legalità e la trasparenza che fine hanno fatto in questo caso? E la disoccupazione giovanile? Parliamo di un'operazione politica in sfregio ad ogni regola che ha tolto a migliaia di disoccupati pugliesi la semplice possibilità di partecipare ad un concorso pubblico semplicemente perché bisognava fare operazioni clientelari e giocarsi la carta in piena campagna elettorale regionale».

Corrado rispedisce al mittente le accuse: «Noi non accettiamo lezioni di moralità e di legalità da chi direttamente sostiene un governo regionale travolto dagli scandali e dalle inchieste sulla sanità. Non possiamo accettare lezioni da chi sostiene un governo regionale che ha consentito il degrado del nostro ospedale dopo le promesse vendoliane in campagna elettorale. Allora egregio segretario regionale domenica 6 marzo in piazza raccolga anche le firme contro le assunzioni truffa fatte nella sanità dal suo governatore Vendola».