D’Ascenzo ai giornalisti: «Il Natale ci ricorda che non siamo soli»
Il tradizionale scambio di auguri con la stampa diventa occasione di bilancio e dell'annuncio di un nuovo servizio per la formazione permanente
mercoledì 24 dicembre 2025
9.47
Un bilancio emozionato dell'anno giubilare appena trascorso, una riorganizzazione strutturale della Diocesi e, soprattutto, un messaggio di speranza per il Natale. Sono stati questi i temi al centro del tradizionale incontro di auguri natalizi tra l'Arcivescovo di Trani-Barletta-Bisceglie, Mons. Leonardo D'Ascenzo, e gli operatori della comunicazione, svoltosi lo scorso 22 dicembre presso la sede diocesana.
Il ricordo del Giubileo: "La pioggia e la grazia a Roma"
L'incontro è stato innanzitutto l'occasione per riavvolgere il nastro di un anno definito dal presule "intenso", vissuto tra momenti di formazione e grandi celebrazioni corali. Tra i ricordi indelebili citati da Mons. D'Ascenzo – dall'apertura alla chiusura dell'anno giubilare, passando per la veglia di Pentecoste – spicca il grande pellegrinaggio diocesano a Roma. «Quello è stato il momento culmine – ha raccontato l'Arcivescovo ai cronisti –. Siamo partiti da tutte le parrocchie e le città per darci appuntamento a Roma in un numero veramente notevole». Un evento segnato anche da un piccolo imprevisto meteo che si è trasformato in un ricordo collettivo: «Uno degli aspetti che non dimenticheremo è stato il fatto della pioggia, che ci ha accompagnato dalla mattina presto fino a poco prima che cominciasse la celebrazione della Messa». Una metafora, forse, delle difficoltà che lasciano spazio alla luce della celebrazione.
La novità: nasce il Servizio per la Formazione e la Cultura
Guardando al futuro, Mons. D'Ascenzo ha approfittato della platea dei giornalisti per annunciare una significativa novità nell'assetto pastorale della Diocesi: l'istituzione del "Servizio per la formazione permanente e la cultura". Non si tratterà di un semplice ufficio, ma di una struttura cardine affidata a una figura di peso: «È un servizio che viene preso in carico da Don Vincenzo Di Pilato Vicario per la formazione permanente e la cultura – ha spiegato D'Ascenzo – coadiuvato da una équipe». Il compito di questo nuovo organismo sarà strategico: dovrà avviare l'anno pastorale, organizzare il convegno diocesano e gestire l'intero percorso di formazione, segnando così un cambio di passo nell'approccio culturale della chiesa locale.
Il messaggio di Natale: "Dio è un amico che ci sostiene"
In chiusura, l'Arcivescovo ha rivolto il suo augurio a tutte le componenti della comunità: dai presbiteri ai consacrati, fino alle associazioni laicali e a ogni singolo fedele. Un augurio che quest'anno punta tutto sul contrasto alla solitudine. «Il Natale ci ricorda ancora una volta che non siamo soli – ha scandito Monsignore –. Dio si è fatto uomo per amore, perché vuole condividere la sua vita con la nostra, vuole starci accanto e sostenerci nei momenti di difficoltà, ma anche in quelli di gioia». «L'augurio – ha concluso D'Ascenzo – è che possiamo vivere la celebrazione del Natale per sperimentare realmente questo abbraccio, questa vicinanza e questa amicizia di Dio che rimane in mezzo a noi».
Il ricordo del Giubileo: "La pioggia e la grazia a Roma"
L'incontro è stato innanzitutto l'occasione per riavvolgere il nastro di un anno definito dal presule "intenso", vissuto tra momenti di formazione e grandi celebrazioni corali. Tra i ricordi indelebili citati da Mons. D'Ascenzo – dall'apertura alla chiusura dell'anno giubilare, passando per la veglia di Pentecoste – spicca il grande pellegrinaggio diocesano a Roma. «Quello è stato il momento culmine – ha raccontato l'Arcivescovo ai cronisti –. Siamo partiti da tutte le parrocchie e le città per darci appuntamento a Roma in un numero veramente notevole». Un evento segnato anche da un piccolo imprevisto meteo che si è trasformato in un ricordo collettivo: «Uno degli aspetti che non dimenticheremo è stato il fatto della pioggia, che ci ha accompagnato dalla mattina presto fino a poco prima che cominciasse la celebrazione della Messa». Una metafora, forse, delle difficoltà che lasciano spazio alla luce della celebrazione.
La novità: nasce il Servizio per la Formazione e la Cultura
Guardando al futuro, Mons. D'Ascenzo ha approfittato della platea dei giornalisti per annunciare una significativa novità nell'assetto pastorale della Diocesi: l'istituzione del "Servizio per la formazione permanente e la cultura". Non si tratterà di un semplice ufficio, ma di una struttura cardine affidata a una figura di peso: «È un servizio che viene preso in carico da Don Vincenzo Di Pilato Vicario per la formazione permanente e la cultura – ha spiegato D'Ascenzo – coadiuvato da una équipe». Il compito di questo nuovo organismo sarà strategico: dovrà avviare l'anno pastorale, organizzare il convegno diocesano e gestire l'intero percorso di formazione, segnando così un cambio di passo nell'approccio culturale della chiesa locale.
Il messaggio di Natale: "Dio è un amico che ci sostiene"
In chiusura, l'Arcivescovo ha rivolto il suo augurio a tutte le componenti della comunità: dai presbiteri ai consacrati, fino alle associazioni laicali e a ogni singolo fedele. Un augurio che quest'anno punta tutto sul contrasto alla solitudine. «Il Natale ci ricorda ancora una volta che non siamo soli – ha scandito Monsignore –. Dio si è fatto uomo per amore, perché vuole condividere la sua vita con la nostra, vuole starci accanto e sostenerci nei momenti di difficoltà, ma anche in quelli di gioia». «L'augurio – ha concluso D'Ascenzo – è che possiamo vivere la celebrazione del Natale per sperimentare realmente questo abbraccio, questa vicinanza e questa amicizia di Dio che rimane in mezzo a noi».