De Simone-Di Lernia: scontro totale al secondo round
Il consigliere: «Non accetto rimproveri. Contestai il dirigente per quella delibera»
mercoledì 27 ottobre 2010
La querelle dialettica fra Raffaella Di Lernia da un lato e Giuseppe De Simone e Giuseppe Gagliardi dall'altro su villa Guastamacchia registra una seconda risposta del consigliere De Simone indirizzata al presidente di Forza Trani:
«Ho potuto verificare che la non riconferma in giunta di un rappresentante del movimento di Forza Trani ha determinato la sua assenza alle sedute di Consiglio comunale. Spontaneamente ha preferito disertare le riunioni di maggioranza, assumendo con il passare del tempo atteggiamenti sempre più critici nei confronti di maggioranza. Ricordo anche che in tutto il periodo nel quale il suo movimento era parte integrante della coalizione governativa, durante le riunioni di maggioranza il suo silenzio era assordante.
Spesso, mi permettevo invitarla a partecipare alla discussione, curioso di conoscere il pensiero di un giovane, che sicuramente, dopo periodi di apprendistato politico, avrebbe potuto sedere degnamente in Consiglio comunale. Ma ha preferito rimanere in silenzio. La ricordo, invece, con piacere il periodo in cui ha prestato attività lavorativa presso il Comune di Trani con serietà e dedizione.
La ringrazio per la solidarietà (?) espressa alla mia persona per l'episodio dell'insulto telefonico di qualche imbecille. Non posso assolutamente fermare il tempo che scorre e sicuramente nel 2040 lei potrebbe esserci in Consiglio comunale, mentre il mio corpo giacerà nel cimitero di Trani. Comunque, ho preferito toccare ferro e per allontanare le intenzioni malefiche mi sono anche toccato. Non accetto da parte di chiunque rimproveri gratuiti e né consento a qualcuno di pensare che la mia persona non possegga i principi morali.
Durante la seduta di Consiglio Comunale del 28 giugno 2010 e precisamente nella discussione della delibera numero 34 avente per oggetto l'articolo 58 del decreto legislativo 112/2008 convertito in legge 133/2008 (approvazione del piano di valorizzazione del patrimonio immobiliare del Comune di Trani, che costituisce allegato al bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2010), prendendo la parola dopo l'intervento del consigliere Gagliardi, (pagine 38 e 39 del verbale), confessavo che non avevo approfondito del tutto e precisamente le singole voci, atteso che il provvedimento non era transitato nelle riunioni di maggioranza e a riguardo della villa Guastamacchia (punto 111) riferivo che soltanto in quel momento apprendevo che vi era una proposta di transazione in atto. Con fermezza affermavo che non ci poteva essere né contenzioso e né transazione e rimproveravo aspramente il dirigente competente di non aver informato la parte politica della vicenda.
Ricordo di aver affermato che il Consiglio comunale era sovrano nelle decisioni di transazione con i privati. In seguito, ho potuto approfondire che la Corte di Appello di Bari aveva emesso sentenza favorevole al Comune di Trani. Tale situazione ha indotto anche la mia persona a esprimere una precisa volontà in ordine alla villa Guastamacchia, senza fini elettoralistici o di altro genere. Con la presente credo di aver chiuso definitivamente la discussione, non intendendo procedere diversamente».
Giuseppe De Simone
Consigliere Comunale di Trani
«Ho potuto verificare che la non riconferma in giunta di un rappresentante del movimento di Forza Trani ha determinato la sua assenza alle sedute di Consiglio comunale. Spontaneamente ha preferito disertare le riunioni di maggioranza, assumendo con il passare del tempo atteggiamenti sempre più critici nei confronti di maggioranza. Ricordo anche che in tutto il periodo nel quale il suo movimento era parte integrante della coalizione governativa, durante le riunioni di maggioranza il suo silenzio era assordante.
Spesso, mi permettevo invitarla a partecipare alla discussione, curioso di conoscere il pensiero di un giovane, che sicuramente, dopo periodi di apprendistato politico, avrebbe potuto sedere degnamente in Consiglio comunale. Ma ha preferito rimanere in silenzio. La ricordo, invece, con piacere il periodo in cui ha prestato attività lavorativa presso il Comune di Trani con serietà e dedizione.
La ringrazio per la solidarietà (?) espressa alla mia persona per l'episodio dell'insulto telefonico di qualche imbecille. Non posso assolutamente fermare il tempo che scorre e sicuramente nel 2040 lei potrebbe esserci in Consiglio comunale, mentre il mio corpo giacerà nel cimitero di Trani. Comunque, ho preferito toccare ferro e per allontanare le intenzioni malefiche mi sono anche toccato. Non accetto da parte di chiunque rimproveri gratuiti e né consento a qualcuno di pensare che la mia persona non possegga i principi morali.
Durante la seduta di Consiglio Comunale del 28 giugno 2010 e precisamente nella discussione della delibera numero 34 avente per oggetto l'articolo 58 del decreto legislativo 112/2008 convertito in legge 133/2008 (approvazione del piano di valorizzazione del patrimonio immobiliare del Comune di Trani, che costituisce allegato al bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2010), prendendo la parola dopo l'intervento del consigliere Gagliardi, (pagine 38 e 39 del verbale), confessavo che non avevo approfondito del tutto e precisamente le singole voci, atteso che il provvedimento non era transitato nelle riunioni di maggioranza e a riguardo della villa Guastamacchia (punto 111) riferivo che soltanto in quel momento apprendevo che vi era una proposta di transazione in atto. Con fermezza affermavo che non ci poteva essere né contenzioso e né transazione e rimproveravo aspramente il dirigente competente di non aver informato la parte politica della vicenda.
Ricordo di aver affermato che il Consiglio comunale era sovrano nelle decisioni di transazione con i privati. In seguito, ho potuto approfondire che la Corte di Appello di Bari aveva emesso sentenza favorevole al Comune di Trani. Tale situazione ha indotto anche la mia persona a esprimere una precisa volontà in ordine alla villa Guastamacchia, senza fini elettoralistici o di altro genere. Con la presente credo di aver chiuso definitivamente la discussione, non intendendo procedere diversamente».
Giuseppe De Simone
Consigliere Comunale di Trani