Differenziata, Trani raccoglie la sfida: il 60% nel 2013
Candidato a finanziamento regionale un progetto da 8 milioni di euro. In allegato il progetto presentato a Palazzo di città
giovedì 19 maggio 2011
16.28
L'Assessore all'ambiente Giuseppina Chiarello ha presentato in conferenza stampa il progetto di raccolta integrata dei rifiuti urbani ed assimilati con cui il Comune di Trani intende partecipare ad un finanziamento regionale da 23 milioni di euro destinato solo ai Comuni capoluogo della Puglia, una torta che sarà ripartita secondo i parametri del numero di abitanti e della quantità dei rifiuti prodotti. Un progetto molto ambizioso, da 8 milioni di euro (oggi se ne spendono 6 e mezzo), che prevede il raggiungimento della soglia di raccolta differenziata del 60% nel 2013. A spiegare i dettagli del progetto c'era un referente della Esper srl, l'Ente di studio per la pianificazione ecostostenibile dei rifiuti che ha svolto un ruolo di supporto e consulenza tecnica e progettuale nei tre capoluoghi della Bat. In sala giunta non c'era alcun componente dell'Amiu.
Il progetto, a cui hanno lavorato anche i funzionari del servizio ambiente del Comune di Trani, dovrebbe prendere avvio all'inizio del 2011 e raggiungere i risultati sperati nell'arco di un anno e mezzo. Si comincerà da un quartiere pilota e man mano si giungerà a coprire il 96% della popolazione. Meno cassonetti per strada, tanta informazione, l'avvio della raccolta porta a porta e della raccolta dell'umido, più volte annunciata in passato e mai partita. «Servono i fondi» aveva più volte ripetuto il presidente dell'Amiu, Francesco Sotero. Adesso una parte di quei soldi dovrebbero arrivare dalla Regione, una cifra che si ritiene possa essere congrua per consentire l'acquisto di macchine e dei kit che verranno distribuiti alle famiglie tranesi. Il Comune, da parte sua, ha stanziato nel bilancio di previsione 1 milione di euro da destinare alla causa.
In allegato potete trovare tutte le informazioni sul progetto presentato a Palazzo di città.
Il progetto, a cui hanno lavorato anche i funzionari del servizio ambiente del Comune di Trani, dovrebbe prendere avvio all'inizio del 2011 e raggiungere i risultati sperati nell'arco di un anno e mezzo. Si comincerà da un quartiere pilota e man mano si giungerà a coprire il 96% della popolazione. Meno cassonetti per strada, tanta informazione, l'avvio della raccolta porta a porta e della raccolta dell'umido, più volte annunciata in passato e mai partita. «Servono i fondi» aveva più volte ripetuto il presidente dell'Amiu, Francesco Sotero. Adesso una parte di quei soldi dovrebbero arrivare dalla Regione, una cifra che si ritiene possa essere congrua per consentire l'acquisto di macchine e dei kit che verranno distribuiti alle famiglie tranesi. Il Comune, da parte sua, ha stanziato nel bilancio di previsione 1 milione di euro da destinare alla causa.
In allegato potete trovare tutte le informazioni sul progetto presentato a Palazzo di città.