Caso discarica, Amiu non ci sta e contrattacca: "fatto il possibile"
In una nota agli organi competenti, l'amministratore Ruggiero chiarisce l'operato
mercoledì 10 settembre 2014
16.03
Sono giorni difficili per l'Amiu di Trani, alle prese con i problemi alla discarica nell'agro cittadino e gestita dalla stessa municipalizzata. A distanza di quasi una settimana dall'ordinanza di chiusura, a seguito della segnalazione dell'Arpa, l'amministratore unico dell'azienda, Antonello Ruggiero, inoltra una dura nota ai vertici regionali e provinciali, nonché al sindaco Riserbato, alla Procura di Trani e ai Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico.
Nella comunicazione, si legge che è stato conferito l'incarico al barese Giuseppe Ferrari di procedere a un'analisi idro-geologica e a campagne di minitoraggio delle acque di falda nelle aree private limitrofe al sito mente consulenti esterni e l'ingegner Michele Zecchillo, responsabile tecnico Ippc dell'impianto, predisporranno un piano di indagine preliminare volto all'individuazione delle cause determinanti la contaminazione della falda.
Inoltre, tra le misure di sicurezza ed emergenza volte al contenimento dell'inquinamento, comprenderanno anche la copertura del terzo lotto della discarica, quello ancora attivo, per evitare l'infiltrazioni di possibili piogge e il conseguente incremento di percolato. A poco è valso l'emungimento del liquido incriminato dal pozzo del lotto di riferimento: è stata registrata una riduzione sensibile delle concentrazioni rilevate ma non si è riusciti a scendere sotto le soglie consentite. Rimangono, quindi i superamenti riscontrati in sede di monitoraggio.
Ruggiero sottolinea, inoltre, come da oltre due anni la gestione dell'impianto sia avvenuta in deroga rispetto all'Autorizzazione Integrata Ambientale, a seguito dell'ordinanza del Presidente della Regione Puglia che ha disposto il conferimento di ben due bacini Ato, il BA1 e il BA2, in sommità ai lotti I e II, dove si sono registrati cedimenti fisiologici dell'ammasso. I primi due lotti, tra l'altro, non sono ancora stati ancora chiusi: solo a maggio 2014 è terminato l'abbancamento dei rifiuti extra e Amiu si dice pronta, già dai prossimi giorni, a formalizzare ed eseguire la chiusura.
Verranno, poi, eseguite delle trivellazioni nel terzo lotto per captare il biogas presente e evitare, tramite la creazione di sacche, fenomeni imprevedibili. Altre misure di prevenzione vedranno la rimozione delle tubazioni tra secondo e terzo lotto e il mantenimento continuo del battente minimo tecnico del percolato raccolto sul fondo della discarica. A seguito del primo superamento riscontrato nel pozzo di monitoraggio, sono già state avvisate le amministrazioni competenti, si è spurgata l'acqua (passata poi ai depuratori) e si è aumentato il prelievo del percolato da tutti i pozzi presenti.
Amiu annuncia anche una relazione sarà trasmessa agli Enti competenti non appena si avrà la definizione di tutte le misure adottate e delle motivazioni che hanno portato alle irregolarità. Infine, l'azienda chiarisce come l'abbancamento del terzo lotto sia adeguato, escludendo tracimazioni, e come sia in corso, da gennaio, una "lotta" con i Comuni per la ricezione di rifiuti biostabilizzati: sul punto, a seguito di una circolare ministeriale, la Regione ha latitato, rispondendo solo con un accordo di cooperazione ai danni della discarica, dilazionando i tempi di adeguamento alle norme vigenti. Offrendo un servizio nell'interesse della comunità, l'Amiu, società pubblica, non poteva sospendere un servizio di pubblico interesse, creando un'emergenza-rifiuti nell'Ambito Territoriale Ottimale di Bari e Bat.
Nella comunicazione, si legge che è stato conferito l'incarico al barese Giuseppe Ferrari di procedere a un'analisi idro-geologica e a campagne di minitoraggio delle acque di falda nelle aree private limitrofe al sito mente consulenti esterni e l'ingegner Michele Zecchillo, responsabile tecnico Ippc dell'impianto, predisporranno un piano di indagine preliminare volto all'individuazione delle cause determinanti la contaminazione della falda.
Inoltre, tra le misure di sicurezza ed emergenza volte al contenimento dell'inquinamento, comprenderanno anche la copertura del terzo lotto della discarica, quello ancora attivo, per evitare l'infiltrazioni di possibili piogge e il conseguente incremento di percolato. A poco è valso l'emungimento del liquido incriminato dal pozzo del lotto di riferimento: è stata registrata una riduzione sensibile delle concentrazioni rilevate ma non si è riusciti a scendere sotto le soglie consentite. Rimangono, quindi i superamenti riscontrati in sede di monitoraggio.
Ruggiero sottolinea, inoltre, come da oltre due anni la gestione dell'impianto sia avvenuta in deroga rispetto all'Autorizzazione Integrata Ambientale, a seguito dell'ordinanza del Presidente della Regione Puglia che ha disposto il conferimento di ben due bacini Ato, il BA1 e il BA2, in sommità ai lotti I e II, dove si sono registrati cedimenti fisiologici dell'ammasso. I primi due lotti, tra l'altro, non sono ancora stati ancora chiusi: solo a maggio 2014 è terminato l'abbancamento dei rifiuti extra e Amiu si dice pronta, già dai prossimi giorni, a formalizzare ed eseguire la chiusura.
Verranno, poi, eseguite delle trivellazioni nel terzo lotto per captare il biogas presente e evitare, tramite la creazione di sacche, fenomeni imprevedibili. Altre misure di prevenzione vedranno la rimozione delle tubazioni tra secondo e terzo lotto e il mantenimento continuo del battente minimo tecnico del percolato raccolto sul fondo della discarica. A seguito del primo superamento riscontrato nel pozzo di monitoraggio, sono già state avvisate le amministrazioni competenti, si è spurgata l'acqua (passata poi ai depuratori) e si è aumentato il prelievo del percolato da tutti i pozzi presenti.
Amiu annuncia anche una relazione sarà trasmessa agli Enti competenti non appena si avrà la definizione di tutte le misure adottate e delle motivazioni che hanno portato alle irregolarità. Infine, l'azienda chiarisce come l'abbancamento del terzo lotto sia adeguato, escludendo tracimazioni, e come sia in corso, da gennaio, una "lotta" con i Comuni per la ricezione di rifiuti biostabilizzati: sul punto, a seguito di una circolare ministeriale, la Regione ha latitato, rispondendo solo con un accordo di cooperazione ai danni della discarica, dilazionando i tempi di adeguamento alle norme vigenti. Offrendo un servizio nell'interesse della comunità, l'Amiu, società pubblica, non poteva sospendere un servizio di pubblico interesse, creando un'emergenza-rifiuti nell'Ambito Territoriale Ottimale di Bari e Bat.