«Dove sono le centraline per il monitoraggio ambientale?»

Senza risposta le interrogazioni del consigliere Caffarella

domenica 31 ottobre 2010
Furono acquistate nel 2002 dalla amministrazione Avantario che ottenne un finanziamento europeo per monitorare efficacemente il livello di inquinamento dell'aria nella città di Trani. Da allora però per vicende alquanto singolari giacciono in qualche deposito e non vengono utilizzate. Che fine hanno fatto e perché il Comune di Trani non provvede a metterle in funzione? E' quanto chiedeva all'Amministrazione Comunale già il 29 settembre 2009 il consigliere comunale indipendente Franco Caffarella che, partendo dal disagio avvertito nella zona nord di Trani, per la famosa "puzza" che ammorbava l'aria, invitava l'Amministrazione Comunale a servirsi anche dell'Arpa Puglia, ove fosse stato necessario, per scoprire con esattezza da dove provenissero gli odori nauseabondi, ma innanzitutto di mettere in funzione le proprie centraline inspiegabilmente ferme.

«Le recenti vicende giudiziarie relative all'opificio per lo smaltimento di carcasse animali sita sulla Trani-Andria hanno evidenziato che i problemi derivanti dai cattivi odori delle serate estive dei tranesi erano probabilmente originati da un cattivo uso dell'impianto - sottolinea il consigliere - e siamo grati a chi ha avuto il merito di svolgere indagini complesse che mirano ad assicurare la salubrità richiesta dai normali canoni legati anche a questo tipo di impianti industriali», resta però il problema di fondo. Si è atteso tanto tempo ed un intervento giudiziario anche perché la rilevazione in città è ferma per motivi inspiegabili pur essendoci le centraline di proprietà pubblica. E' un controsenso e soprattutto un cattivo uso delle risorse pubbliche che sta penalizza i cittadini tranesi. Di qui la nuova, reiterata, interrogazione consiliare, depositata lo scorso 15 ottobre, nella quale Caffarella, anche alla luce della vicenda Idapro, chiede all'assessorato all'ambiente comunale di dare parole di certezza sull'argomento.

«Al momento, ricorda Caffarella, come si evince dalla relazione dell'Amiu al consiglio comunale, l'esecuzione del servizio di monitoraggio ambientale, previsto nel contratto di servizio con Il Comune di Trani, "è temporaneamente sospeso in attesa di ricevere indicazioni - dal Comune - circa idonei siti di localizzazione delle stazioni mobili di rilevazione". La temporaneità è evidentemente un eufemismo, considerato che non si ha notizia di un avvio e dei dati del relativo monitoraggio ambientale. L'Amiu, peraltro, rivendica proprio dal Comune di Trani un credito di 702.000 euro per il cofinanziamento della Ricicleria e proprio delle Stazioni Mobili di Monitoraggio Atmosferico. Un motivo in più per l'Amministrazione Comunale di far conoscere al Consiglio Comunale, dove si trovino e chi abbia in consegna le centraline, se le stesse abbisognano dopo 7 anni di inerzia di una verifica da parte di tecnici anche dell'Università degli Studi di Bari - che collaborò con l'allora assessore Aldo Albanese, durante l'amministrazione Avantario nel progetto finanziato dalla U.E. - o/e dell'Arpa Puglia, l'organismo che sovrintende su scala regionale alla verifica e gestione dei dati del monitoraggio ambientale».