Edilizia scolastica, dibattito aperto tra centrodestra e centrosinistra

L'onorevole Faraone (PD): «E' stato uno dei primi impegni del governo Renzi»

martedì 30 settembre 2014 7.16
A cura di Luigi Lupo
La stagione scolastica è cominciata da poco ma i problemi riguardanti le infrastrutture non mancano. E a Trani gli studenti si son fatti sentire, a partire dal prestigioso Liceo Classico "De Sanctis" che per l'eccessivo numero d'iscritti e la mancanza di alule, oltre alle solite carenze strutturali ha dovuto affrontare alcuni lavori costringendo i ragazzi ai doppi turni: «La Provincia - ha spiegato l'assessore alla pubblica istruzione, Paola Mauro - e la scuola stessa avevano bisogno di organizzare interventi che stanno permettendo all'istituto di via Stendardi di accogliere parte dei ragazzi del Liceo. La Bat aveva lanciato questa proposta già in estate per le due scuole che avevano un numero di ragazzi in esubero in confronto alle strutture a disposizione. I lavori, per fortuna, stanno terminando e, tra pochi giorni, dieci classi potranno essere ospitate in quell'edificio».

Ma il tema delle infrastrutture scolastiche riguarda molte città d'Italia. «La scuola soffre - ha proseguito Mauro - perché i fondi sono diminuiti a causa di riforme che hanno depauperato le casse delle amministrazioni in relazione a questo capitolo. Dobbiamo cercare di programmare perché nel futuro si possano effettuare lavoro nei giusti tempi». Il governo Renzi ha affrontato l'emergenza legata alle scuole come uno dei primi impegni: «Abbiamo investito - ha spiegato nel corso del suo intervento a Trani l'onorevole Davide Faraone, responsabile dell'area scuola del Partito Democratico - miliardi di euro sia individuando le risorse sia sburocratizzando sugli interventi. Abbiamo dato ai sindaci poteri di intervento come quando ci si trova nel post terremoto con procedure accelerate e con la possibilità di avviare velocemente i cantieri. Se si attraversa l'Italia, si vedono molte strutture pronte a diventare accoglienti per i nostri figli».

Molti comuni, Trani non esclusa, hanno dovuto lamentare una mancanza di fondi per intervenire sull'edilizia scolastica: «Erano fondi - continua Faraone - che non si riuscivano a spendere per cui abbiamo costituito un'unità di crisi a Palazzo Chigi. Le amministrazioni dovrebbero essere felici di vedere cantieri per scuole che fino a quel momento risultavano inaccessibili».