Elettrosmog, la Folgore chiede monitoraggio ambientale

L’associazione cita il caso di corso Imbriani dove c’è il ponte della Telecom. «Sarebbe opportuno verificare i valori nelle aule della scuola Bovio»

martedì 9 aprile 2013 9.46
Sono tanti i ponti ripetitori di telefonia mobile installati nel territorio comunale, alcuni sul tetto delle abitazioni civili, altri nei pressi di luoghi pubblici frequentati da tanti utenti e nei quali lavorano tanti addetti. Vi è anche il proliferare di ponti wireless che trasmettono le varie connessioni adsl nelle zone non servite dai tradizionali servizi telefonici via cavo. L'associazione Folgore sottolinea i rischi derivanti dall'elettrosmog, accodandosi alle denunce sporte, a mezzo stampa, dal dipendente comunale Pietro Lamacchia e dai Verdi.

L'associazione chiede il monitoraggio ambientale dell'elettrosmog in tutto il territorio comunale e chiede all'amministrazione di far installare, in prossimità dei ponti ripetitori, le centraline di misurazione del campo elettromagnetico 24 ore su 24, possibilmente connesse in rete così da permettere ad ogni singolo cittadino di visualizzare il non superamento dei livelli stabiliti per legge, per una tranquillità psicologica di tutti.

Dove reperire i soldi necessari all'uopo? Nunzio Di Lauro, presidente della Folgore, ha una soluzione: «Utilizzando gli introiti derivanti dai canoni di concessione pagati dai gestori di telefonia mobile, magari rivisti in aumento, e da eventuali finanziamenti previsti in materia ambientale».

Di Lauro sottopone all'opinione pubblica il caso della presenza in corso Imbriani di un ponte telefonico della Telecom, a pochi passi dalla scuola media statale Bovio. «La scuola – dice – è frequentata dai ragazzi per 3 anni e per 5 ore al giorno. A tal riguardo chiediamo a chi compete: vi siete mai preoccupati di effettuare la lettura dell'eventuale campo elettromagnetico presente nelle varie aule di questa scuola ed anche in altre strutture collocate nelle vicinanze delle sorgenti elettromagnetiche più significative presenti in Trani? Oppure ci affidiamo ai rilevamenti di parte effettuati dagli stessi gestori o da tecnici assoldati da loro? Non vogliamo creare allarmismo, ma non possiamo nemmeno abbassare la guardia contro questo nemico invisibile che a lungo andare potrebbe essere causa di malattie anche mortali».
Elettrosmog a Trani secondo la Folgore
Elettrosmog a Trani secondo la Folgore