Emergenza carcere, sindacati in stato di agitazione

Ad aprile sit in di protesta davanti alle sedi dell'amministrazione penitenziaria. «A Trani primavera calda con i nuovi detenuti»

domenica 27 marzo 2011 11.16
Sette sigle sindacali (fra cui l'Osapp, la Cisl Fns, la Cgil Fp, la Uil penitenziari e l'Ugl pp), rappresentanza di oltre il 70% del personale di polizia penitenziaria sindacalizzato, ricordano di non aver sottoscritto alcun accordo sulla movimentazione dei 250 detenuti ristretti nella seconda sezione detentiva del penitenziario di Bari che, per motivi di ristrutturazione dei reparti, saranno trasferiti in altre strutture fra cui quella di Trani dove sono arrivo 150 carcerati, diretti nella sezione Italia o, in alternativa, nel reparto di ex massima sicurezza.

«A Trani - scrivono i sindacati - sebbene la capienza regolamentare preveda per struttura al completo solo 220 reclusi, oggi una sola ala detentiva già ne ospita fino ad un massimo di 280 reclusi. Se a questi numeri aggiungiamo altre 160 unità provenienti da Bari e le 45 della sezione femminile, il numero sale così vertiginosamente da richiedere alle già 300 unità di polizia, un supplemento di personale del 30%».

Inoltre, il cartello sindacale manifesta forte preoccupazione circa le modalità ed i presupposti con i quali si intende riaprire i nuovi reparti detentivi del carcere tranese. Il cartello evidenzia le criticità riscontrate: «L'illuminazione interna del muro di cinta non è funzionante, la mancanza dei sistemi di allarme anti intrusioni e anti scavalcamento, la mancanza di impianti di climatizzazione negli uffici del Corpo di guardia della polizia penitenziaria ed in ogni singolo reparto detentivo, l'ascensore porta vivande nei tre piani detentivi, l'assenza di adeguati sistemi di videosorveglianza per il controllo e la vigilanza dei punti bui dei cortili passeggi dei reclusi, il deficit di apparecchiature elettroniche ed informatiche, l'inadeguatezza del tunnel che immette dal reparto detentivo abitabile al cortile destinato al passeggio dei reclusi».

Per questi motivi, il cartello sindacale di polizia penitenziaria ha ribadito lo stato di agitazione del mondo regionale sindacale dei baschi azzurri. I sindacati prevedono, per la prima decade di aprile, una manifestazione con sit in di protesta davanti ad una delle sedi dell'amministrazione penitenziaria pugliese.