Emergenze scuole di Trani e Provincia, si muove Fabrizio Ferrante

Incontro con il vice ministro del Miur Anna Ascani (Pubblica Istruzione)

venerdì 11 ottobre 2019 6.36
A cura di Giovanni Ronco
Sono sempre più frequenti le segnalazioni e le lamentele di tutta l'utenza che gravita intorno al mondo della scuola, circa le forti criticità che riguardano l'edilizia. A Trani abbiamo vissuto sulla nostra pelle il caso ai confini della realtà della scuola "Papa Giovanni XXIII", per la qusle, a tutt' oggi, non abbiamo la più pallida idea di quando, e se, possa riaprire.

Sono sempre più numerosi i colleghi ed i genitori che segnalano al sottoscritto ed alla redazione di Traniviva, le svariate pecche che da anni permangono nell'ambito della sicurezza, a causa di strutture scolastiche sempre più fatiscenti. E tra un po' comincerà il solito "psicodramma" dei sistemi di riscaldamento mal funzionanti, tanto per dirne una. Il "peccato originale" verte intorno ai nodi legati, appunto, all'edilizia scolastica, vera " spada di Damocle" che pende sulle teste di docenti, dirigenti e alunni, nonché personale scolastico ed indirettamente, su quelle dei genitori.

Proprio per questo, nei giorni scorsi, Fabrizio Ferrante del Partito Democratico e attuale Presidente del consiglio comunale tranese, ha incontrato a Roma il vice ministro della Pubblica Istruzione Anna Ascani. Nella sede romana del Miur, Ferrante ha posto in cima ad una serie di priorità, proprio i casi selle scuole tranesi e della Bat più bisognose d'interventi.

A margine della discussione con relative segnalazioni sull'edilizia scolastica, Fabrizio Ferrante ha segnalato anche una serie di progetti, per cui potrebbero arrivare finanziamenti mirati, promossi dalle scuole del nostro territorio, attraverso un canale diretto col Miur.

Tutto questo proprio in un'ottica di " inclusione " delle scuole del Sud, rispetto ad un programma di rilancio nazionale, univoco, dell'Istruzione.

L'obiettivo, nell'ottica dell'incontro tra Ferrante e Ascani, è quello di evitare la marginalizzazione delle scuole del meridione, a cominciare dalle strutture del nostro territorio, in controtendenza rispetto alle originarie intenzioni del governo Conte 1, quando il programma di Autonomia già paventato, avrebbe sicuramente penalizzato le nostre scuole.