Estate 2006, il Comune deve ancora 40 mila euro al Teatro Mimesis
Trani#aCapo denuncia la vicenda dell'associazione
lunedì 6 marzo 2017
9.40
Lo scorso 14 febbraio i nostri Consiglieri Aldo Procacci e Maria Grazia Cinquepalmi hanno presentato un'interrogazione all'amministrazione comunale in merito all'assurda vicenda dell'associazione culturale Teatro Mimesis, che vanta un credito nei confronti dell'Amet Iniziative Gestioni Speciali (Aigs) da ormai quasi 11 anni. Pochi giorni dopo, il 20 febbraio, abbiamo ricevuto la risposta dell'assessore alle finanze, Luca Lignola, il quale, nel ritenere "fondata e legittima" la nostra interrogazione, ci ha comunicato di aver chiesto quello stesso giorno formalmente al Segretario Generale del Comune la convocazione di un tavolo tra tutte le parti interessate, che avrebbe dovuto non solo dare una risposta alle nostre domande, ma anche e soprattutto risolvere il problema dell'associazione Teatro Mimesis. La celere risposta dell'assessore Lignola non ha però trovato seguito nelle azioni del Segretario Generale e vorremmo tanto sapere perché, anche perché questa storia ci puzza e non poco.
Proviamo a riassumerla. Aigs (società che peraltro ci piacerebbe capire perché non è stata ancora liquidata) fu delegata nel 2006 dal Comune alla realizzazione del programma "Estate Tranese" e al pagamento delle relative spese. Teatro Mimesis organizzò "Teatro di Scena", ossia 27 rappresentazioni teatrali. Doveva ricevere un contributo di 47.000 euro, successivamente ridotto (per via di un accordo sul quale è meglio tacere) a 42.300 euro Iva compresa. Di quella somma furono anticipate 10mila euro, mentre 32.300 euro sarebbero state versate non appena Aigs avesse ricevuto i fondi dal Comune. Quei soldi a Mimesis non sono mai più stati pagati e così l'associazione ha dapprima presentato un ricorso per decreto ingiuntivo e, in seguito, un atto di precetto, quindi un pignoramento presso terzi, ossia presso il Comune di Trani, debitore nei confronti di Aigs.
La cosa inspiegabile è che ad oggi, nonostante l'amministrazione terza pignorata (il Comune di Trani) abbia riconosciuto che i crediti vantati dall'Aigs nei confronti dell'Ente sono pari a 50.000 euro e che il Giudice dell'Esecuzione abbia assegnato al Teatro Mimesis la somma complessiva di 39.494,84 euro, oltre interessi e spese successive, e ordinato al Comune di Trani il pagamento, il Comune continua a non pagare. Il titolo è esecutivo dal 20 giugno del 2016, sono quindi abbondantemente trascorsi i 120 giorni previsti dalla legge ed ora, dunque, per vedere riconosciuto un diritto sacrosanto, l'associazione è stata costretta a notificare un atto di precetto al Comune, quindi a citare direttamente il Comune. Siamo dunque al paradosso, al pignoramento del debitore pignorato. Inutile sottolineare come l'inerzia degli uffici stia contribuendo ad incrementare il debito, con relativo danno erariale a carico del Comune di Trani.
Sperando (altro paradosso) si tratti effettivamente solo di inerzia e non invece di una precisa volontà da parte di qualcuno a non voler saldare un'associazione che andava premiata e che invece è stata messa in ginocchio (salvo poi rialzarsi con le proprie forze e con grandi sacrifici). Ci auguriamo che l'assessore Lignola, appreso che il Segretario Generale non ha provveduto a convocare il tavolo, faccia un ulteriore sollecito affinché questa situazione venga risolta in pochi giorni.
- Antonio Procacci, portavoce Trani a Capo
Proviamo a riassumerla. Aigs (società che peraltro ci piacerebbe capire perché non è stata ancora liquidata) fu delegata nel 2006 dal Comune alla realizzazione del programma "Estate Tranese" e al pagamento delle relative spese. Teatro Mimesis organizzò "Teatro di Scena", ossia 27 rappresentazioni teatrali. Doveva ricevere un contributo di 47.000 euro, successivamente ridotto (per via di un accordo sul quale è meglio tacere) a 42.300 euro Iva compresa. Di quella somma furono anticipate 10mila euro, mentre 32.300 euro sarebbero state versate non appena Aigs avesse ricevuto i fondi dal Comune. Quei soldi a Mimesis non sono mai più stati pagati e così l'associazione ha dapprima presentato un ricorso per decreto ingiuntivo e, in seguito, un atto di precetto, quindi un pignoramento presso terzi, ossia presso il Comune di Trani, debitore nei confronti di Aigs.
La cosa inspiegabile è che ad oggi, nonostante l'amministrazione terza pignorata (il Comune di Trani) abbia riconosciuto che i crediti vantati dall'Aigs nei confronti dell'Ente sono pari a 50.000 euro e che il Giudice dell'Esecuzione abbia assegnato al Teatro Mimesis la somma complessiva di 39.494,84 euro, oltre interessi e spese successive, e ordinato al Comune di Trani il pagamento, il Comune continua a non pagare. Il titolo è esecutivo dal 20 giugno del 2016, sono quindi abbondantemente trascorsi i 120 giorni previsti dalla legge ed ora, dunque, per vedere riconosciuto un diritto sacrosanto, l'associazione è stata costretta a notificare un atto di precetto al Comune, quindi a citare direttamente il Comune. Siamo dunque al paradosso, al pignoramento del debitore pignorato. Inutile sottolineare come l'inerzia degli uffici stia contribuendo ad incrementare il debito, con relativo danno erariale a carico del Comune di Trani.
Sperando (altro paradosso) si tratti effettivamente solo di inerzia e non invece di una precisa volontà da parte di qualcuno a non voler saldare un'associazione che andava premiata e che invece è stata messa in ginocchio (salvo poi rialzarsi con le proprie forze e con grandi sacrifici). Ci auguriamo che l'assessore Lignola, appreso che il Segretario Generale non ha provveduto a convocare il tavolo, faccia un ulteriore sollecito affinché questa situazione venga risolta in pochi giorni.
- Antonio Procacci, portavoce Trani a Capo