Estate tranese 2010: come spendere 1 miliardo ed essere felici

Non c’è Elton John. Tanto teatro, a Trani arriva Zelig

martedì 20 luglio 2010
Non c'è Elton John (per il cui avventato annuncio di un mese fa il sindaco Tarantini ha recitato un responsabile mea culpa), non ci sono cantanti di grido. Tanto teatro, tante iniziative in periferia, la novità di Zelig (tre giorni ad agosto) e poi tutta una serie di appuntamenti (noti e meno noti) ad ingolfare i prossimi due mesi, fino a fine settembre.



Ecco il cartellone dell'estate tranese, costato tantissimo, a nostro giudizio troppo, soprattutto in rapporto a ciò che c'è: circa 500mila euro investiti, fra eventi turistici e culturali (350 mila euro), festa patronale (100 mila euro) e manifestazioni sportive (quasi 30 mila euro).



C'era attesa sulla presentazione di un calendario partorito con estremo ritardo rispetto al solito. Uno dei motivi che ha generato questo ritardo è il concerto di Elton John, annunciato ad inizio giugno e che in realtà non si farà. «Ritenevamo che questo concerto potesse essere di effettivo richiamo per la nostra città e per la nostra Cattedrale. Abbiamo presentato l'evento senza prima avere certezze ed è per questo che siamo pronti a recitare il mea culpa. Va detto però che ce l'abbiamo messa tutta per portare Elton John a Trani ma chi cura gli interessi del cantante in Italia ha fatto di tutto per farci desistere, avanzando, incontro dopo incontro, nuove pretese a cui dovevamo ottemperare, fra cui alcune davvero bizzarre. Alla fine abbiamo compreso che, forse, anche da parte dell'organizzazione non c'era tutta questa voglia di realizzare il concerto a Trani. Ne prendiamo atto ritenendo che alla fine vada bene così». Nei corridoi circola il nome di Ennio Morricone come possibile alternativa ad effetto, Tarantini si guarda bene dal fare nuove annunciazioni e non ne parla manco di striscio.



I criteri di scelta degli spettacoli (individuati dalla commissione nominata dalla dirigente, Maria Dettori) hanno seguito un indirizzo politico preciso: dare continuità alle manifestazioni consolidate sul territorio, dare spazio alla tranesità e rilanciando le periferie. Nomi grossi non ci sono, a parte Mariangela D'Abbraccio (impegnata a teatro ne La Duchessa d'Amalfi), alcuni comici di Zelig e la speranza di avere ai Dialoghi di Trani, Pupi Avati. «Di qualità però ce n'è» ha sottolineato l'assessore alla cultura, Andrea Lovato. Ai tranesi adesso toccherà il giudizio. Noi, le perplessità, le abbiamo poste in premessa: troppi soldi per questo cartellone.