Eternit free, parte la crociata per la rimozione

Presentato a Bari il progetto che coinvolge tre province pugliesi fra cui la Bat

giovedì 21 ottobre 2010
Impianti fotovoltaici al posto dei pericolosi tetti in eternit. E' questo l'obiettivo del progetto Bari, Provincia Eternit free di Legambiente e AzzeroCO2 per eliminare l'amianto ancora presente nel territorio, beneficiando degli incentivi speciali introdotti dallo Stato. Ad iniziare l'opera di bonifica è stata la provincia di Lecce, subito seguita dalla provincia Bat. Adesso anche Bari ha scelto di aderire al progetto.

L'iniziativa è stata presentata questa mattina presso la sede della Provincia di Bari da Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia e Mario Gamberale, amministratore delegato AzzeroCo2, alla presenza di Francesco Schittulli, presidente della Provincia di Bari e Giovanni Barchetti, assessore all'ecologia della Provincia di Bari.

Il progetto è un'ottima occasione per attivare sul territorio un programma che coniughi la promozione delle fonti rinnovabili, la bonifica dell'amianto e l'integrazione architettonica dei pannelli fotovoltaici. Oltre ad un concreto beneficio economico per le aziende, la sostituzione dell'eternit apporta indubbi vantaggi per la salute delle persone e per l'ambiente, tra i quali l'eliminazione delle sostanze pericolose contenute nell'amianto e la riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra, creando un circolo virtuoso tra amministrazioni locali, aziende e cittadini. Il progetto nasce nell'ambito di un programma nazionale a cui hanno aderito finora 7 Province e 2 comunità montane. In virtù dell'interesse che sta suscitando l'iniziativa, AzzeroCo2 offrirà supporto tecnico per valorizzare questa possibilità e fornire una soluzione al problema dell'eternit a quelle aziende che non hanno ancora beneficiato del Conto Energia.

Tutte le aziende saranno informate sulla possibilità di utilizzare gli incentivi nazionali e locali per interventi di sostituzione dell'eternit presente sulle coperture dei capannoni destinati ad attività agricole e industriali con impianti fotovoltaici. Legambiente e AzzeroCO2, con l'aiuto della Provincia e delle associazioni di categoria, individueranno le aziende da coinvolgere nel progetto che potranno scegliere di finanziarsi da sole o di essere supportate dal credito bancario.

Le aziende potranno alternativamente ricevere un supporto qualificato per investire risorse proprie nella realizzazione di un impianto fotovoltaico oppure beneficiare gratuitamente della bonifica del proprio capannone cedendo il diritto di superficie della copertura ad AzzeroCO2. «Come emerge dal nostro dossier - commenta Tarantini - i siti e le strutture contaminate sono 2.751 per un totale di 1.140.000 metri quadrati e ad oggi sono state bonificate solo 400 strutture, ossia il 15% di quelle censite. Inoltre, mancano impianti di smaltimento e cosa grave la Regione non ha ancora approvato il piano regionale dell'amianto, un programma dettagliato per il censimento, la bonifica e lo smaltimento dei materiali contaminati previsto dalla legge 257/92».

«È un'iniziativa preziosa per mettere al bando l'amianto nella Provincia di Bari, - conclude Giovanni Barchetti - in quanto non esiste un obbligo per i possessori di coperture in eternit di asportarli, tranne nel momento in cui si sgretolano. Con questo progetto, quindi, noi anticipiamo e contribuiamo ad eliminare dalla Provincia questo pericoloso materiale».