Franzoni, si riparte da una lettera di Nichi Vendola

E da Trani si attendono segnali sull'impianto di Matarrese

lunedì 8 novembre 2010
Si ricomincia. Ad una settimana dalla definitiva interruzione della trattativa con il gruppo Franzoni, gli ex lavoratori della filatura e le parti sociali si sono ritrovate a Trani, a Palazzo di città, per fare il punto della situazione. L'incontro, organizzato dai vertici regionali e provinciali della Uilta Uil, ha trovato il sostegno del Comune di Trani (rappresentato dal vice sindaco Giorgia Cicolani) e della Provincia (presente con l'assessore Pompeo Camero).

Si riparte dalla lettera inviata dal presidente della Regione, Nichi Vendola, al Ministero dello sviluppo economico con cui si chiede di procedere all'estensione dell'accordo di programma, attuato nel territorio salentino, anche ai lavoratori ex Franzoni. «Per questo motivo – ha spiegato Luigi Mesaroli - abbiamo invitato il ministro Maurizio Sacconi a convocare un incontro e ad attivare nel più breve tempo possibile questo importante strumento di contrattazione programmata affinché il nostro territorio inizi a sperare di invertire il ciclo perverso della crisi».



Vendola e la Regione Puglia hanno dato il via libera per iscritto. Per il governatore pugliese non vi sarebbero ostacoli di natura normativa all'inserimento dei lavoratori della Franzoni di Trani nell'accordo di programma attuato nell'area di crisi del leccese, unica soluzione per attuare iniziative produttive in grado di garantire il riutilizzo ed il più ampio impiego di lavoratori della filatura tranese.

Il vice sindaco di Trani, Giorgia Cicolani, e l'assessore provinciale, Pompeo Camero, hanno ribadito la piena disponibilità dei due Enti a sostenere la causa dei lavoratori: «Ricercare un nuovo e serio investitore – ha spiegato Camero – è impresa ardua ma noi faremo il possibile, nei limiti delle nostre possibilità, per promuovere il territorio e per far ripartire un processo di reindustrializzazione dell'aree depresse. Adotteremo qualsiasi meccanismo che possa favorire la ripresa dell'economia e che possa attrarre nuovi imprenditori, tessendo, se necessario, anche i rapporti tra le banche e le imprese. Noi ce la metteremo tutta ma occorre unità sindacale e politica».

La partita adesso si gioca sul tavolo romano, in attesa che giungano buone nuove sul fronte barese dal progetto industriale del gruppo Matarrese, intenzionato ad aprire a Trani uno stabilimento di clinker.