Franzoni Trani, Chiarello risponde a Mastromauro

«Poteva fare qualcosa in Parlamento, troppo comodo parlare ora»

domenica 7 novembre 2010
«Gentile onorevole Mastromauro, ho avuto occasione di leggere sugli organi di stampa locali della sua generosa difesa alle ragioni degli operai della Franzoni filati e me ne compiaccio. Quale deputato del territorio e imprenditrice ha evidentemente a cuore le sorti di queste famiglie. Come sa la fame non conosce colore politico e dunque a prescindere da qualsivoglia ragione di aderenza a quello o a quell'altro schieramento il comune di Trani ha camminato a fianco della Regione Puglia apprezzandone gli sforzi, condividendone le soluzioni, pur di garantire un futuro a quelle sfortunate famiglie.

Insieme ai sindacati, il Comune di Trani, con l'assessore Luca Memola, ha partecipato a tutte le riunioni presso il Ministero del lavoro garantendo la propria presenza. Le trattative, come sa, sono state interrotte dalla Franzoni Filati che ha condizionato la soluzione del problema alla accettazione della pratica di finanziamento legge 488, la quale, secondo quanto il Ministero ha dichiarato, sarebbe stata predisposta in modo del tutto errato e quindi, per correttezza normativa, irricevibile.

Se ci accusa, ed immotivatamente, di scarsa capacità nella gestione del problema, le ricordo che questi lavoratori e le loro famiglie sono nostri concittadini e che dunque le loro difficoltà ricadono inevitabilmente sul nostro territorio. Forse una interrogazione parlamentare da parte di chi occupa un ruolo nella commissione attività produttive della Camera (lei, ad esempio, di cui riconosciamo competenza e serietà) avrebbe potuto dare una ulteriore spinta verso al risoluzione del problema. Ma, strano a dirsi, accanto al moribondo solo i parenti stretti, al funerali invece, presenti tutti».

Pina Chiarello
Assessore Comune di Trani