Gettoni di presenza e indennità: sforbiciata del 10%
Ecco quanto si guadagna adesso a fare il politico a Trani. Per i consiglieri il tetto massimo mensile scende a 920 euro
venerdì 8 aprile 2011
Il dirigente della ripartizione finanziaria del Comune di Trani, ha rideterminato i compensi spettanti ai componenti del Consiglio comunale di Trani applicando, a partire dall'1 gennaio del 2011 e fino al 31 dicembre del 2013, una riduzione del 10%. La decisione del dirigente trae spunto da quanto previsto dal terzo comma dell'articolo 6 del decreto legge numero 78 del 31 maggio 2010, convertito con modificazioni dalla legge numero 122 del 30 luglio 2010. Il comma in questione (inserito in un dispositivo concernente la riduzione dei costi degli apparati amministrativi) prevede per un Comune come quello di Trani (di 53mila abitanti) un taglio del 10% degli importi spettanti ai componenti del Consiglio comunale a partire dall'1 gennaio del 2011. Il dirigente, predisponendo la determina di liquidazione del mese di marzo appena concluso ha contestualmente determinato il recupero delle somme in eccesso versate nei mesi di gennaio e febbraio.
Cosa cambia dal punto di vista economico? Partiamo dai gettoni di presenza che scendono da 81,99 euro lorde a 73,79 euro con un importo massimo mensile di 920,33 euro lorde. Per le cariche più rappresentative, l'indennità di funzione è stata così rideterminata. Il sindaco di una città come Trani passa da un'indennità di 4090,34 euro ad un'indennità di 3681,30 euro (Tarantini percepisce il 50% dello stipendio e quindi guadagna 1840,65 euro). Il presidente del Consiglio comunale passa da un'indennità di 2454,20 euro ad un'indennità di 2208,78 euro (Di Marzio ha rinunciato al compenso di presidente del Consiglio tranese optando per lo stipendio da assessore provinciale). Lo stesso importo del presidente del Consiglio è configurato per gli assessori con l'unica differenza del vice sindaco che passa da un'indennità di 3067,76 euro a un'indennità di 2760,98 euro.
Il dirigente si riserva in ogni caso di annullare o modificare in autotutela la determina di riduzione dei compensi ai politici laddove fosse riscontrata ed accertata una diversa interpretazione normativa. Dopo il caso sollevato dalla Corte dei Conti, evidentemente, ora si va coi piedi di piombo.
Cosa cambia dal punto di vista economico? Partiamo dai gettoni di presenza che scendono da 81,99 euro lorde a 73,79 euro con un importo massimo mensile di 920,33 euro lorde. Per le cariche più rappresentative, l'indennità di funzione è stata così rideterminata. Il sindaco di una città come Trani passa da un'indennità di 4090,34 euro ad un'indennità di 3681,30 euro (Tarantini percepisce il 50% dello stipendio e quindi guadagna 1840,65 euro). Il presidente del Consiglio comunale passa da un'indennità di 2454,20 euro ad un'indennità di 2208,78 euro (Di Marzio ha rinunciato al compenso di presidente del Consiglio tranese optando per lo stipendio da assessore provinciale). Lo stesso importo del presidente del Consiglio è configurato per gli assessori con l'unica differenza del vice sindaco che passa da un'indennità di 3067,76 euro a un'indennità di 2760,98 euro.
Il dirigente si riserva in ogni caso di annullare o modificare in autotutela la determina di riduzione dei compensi ai politici laddove fosse riscontrata ed accertata una diversa interpretazione normativa. Dopo il caso sollevato dalla Corte dei Conti, evidentemente, ora si va coi piedi di piombo.