Giudizi e arbitrati, il Comune pagherà 250mila euro per la biblioteca
I Verdi contestano il modo di operare dell’amministrazione. L'ultimo capitolo nella lunga storia dei contenziosi
venerdì 1 aprile 2011
Il Comune dovrà sborsare altri soldi alla fine di un giudizio arbitrale promosso da un'azienda che si è occupata dei lavori alla biblioteca. E' l'ultimo capitolo nella lunga storia dei contenziosi instaurati con aziende, che si sono occupate di lavori appaltati dal Comune, e chiusesi con il pagamento di ingenti somme da parte di palazzo di città. Basti ricordare, la condanna del Comune nella gestione dei lavori riguardanti la realizzazione della condotta sottomarina, degli uffici giudiziari presso palazzo Carcano o l'adeguamento funzionale del depuratore cittadino. «In tutti questi casi – sottolinea Michele di Gregorio, consigliere comunale dei Verdi - il Comune di Trani è stato condannato a pagare con decisione assunta con lodo arbitrale in favore delle imprese aggiudicatrici dei lavori diverse centinaia di migliaia di euro. Ora sembra che sia il turno di una nuova mazzata a carico delle casse comunali già asfittiche».
Infatti, sembra stia per chiudersi l'ennesimo contenzioso arbitrale in relazione ai lavori di manutenzione della biblioteca comunale. In questo caso, infatti, è stata autorizzata con la delibera di giunta (la numero 23 del 24 febbraio 2011) una transazione che prevede il pagamento da parte del Comune in favore di un'azienda della somma di 255mila euro, a fronte di una domanda iniziale di circa 800mila euro. Il Comune, secondo gli accordi dovrebbe già aver versato al 28 febbraio 2011 la prima rata di euro 102mila, mentre il saldo pari a 153mila euro dovrebbe invece versarsi entro la data del 30 giugno 2011. «In sostanza – commenta l'altro consigliere verde, Francesco Laurora – sembra che nella nostra città non sia possibile realizzare lavori pubblici senza un conseguente contenzioso derivante, nella maggior parte dei casi, da negligenze amministrative dell'ente locale (vedi palazzo Carcano). In questo caso, purtroppo, non sappiamo di chi sono le responsabilità, ma sarebbe quanto meno giusto che qualcuno degli amministratori rendesse conto di quanto accaduto ai cittadini».
Per tale motivo, nel chiedere conto di tale ennesimo debito a carico dei cittadini tranesi, i Verdi chiedono una riorganizzazione dell'ufficio tecnico comunale oberato di competenze e lavoro, con la creazione di due diverse ripartizioni amministrative con relativi dipendenti, funzionari e dirigenti l'una per l'Urbanistica e l'altra per i Lavori pubblici. Infine, onde evitare l'ennesima beffa, chiedono di verificare la circostanza della giacenza presso il depuratore comunale, di materiali e apparecchiature costosissime inutilizzate da anni che probabilmente non potranno più essere installate poiché oramai obsolete.
Infatti, sembra stia per chiudersi l'ennesimo contenzioso arbitrale in relazione ai lavori di manutenzione della biblioteca comunale. In questo caso, infatti, è stata autorizzata con la delibera di giunta (la numero 23 del 24 febbraio 2011) una transazione che prevede il pagamento da parte del Comune in favore di un'azienda della somma di 255mila euro, a fronte di una domanda iniziale di circa 800mila euro. Il Comune, secondo gli accordi dovrebbe già aver versato al 28 febbraio 2011 la prima rata di euro 102mila, mentre il saldo pari a 153mila euro dovrebbe invece versarsi entro la data del 30 giugno 2011. «In sostanza – commenta l'altro consigliere verde, Francesco Laurora – sembra che nella nostra città non sia possibile realizzare lavori pubblici senza un conseguente contenzioso derivante, nella maggior parte dei casi, da negligenze amministrative dell'ente locale (vedi palazzo Carcano). In questo caso, purtroppo, non sappiamo di chi sono le responsabilità, ma sarebbe quanto meno giusto che qualcuno degli amministratori rendesse conto di quanto accaduto ai cittadini».
Per tale motivo, nel chiedere conto di tale ennesimo debito a carico dei cittadini tranesi, i Verdi chiedono una riorganizzazione dell'ufficio tecnico comunale oberato di competenze e lavoro, con la creazione di due diverse ripartizioni amministrative con relativi dipendenti, funzionari e dirigenti l'una per l'Urbanistica e l'altra per i Lavori pubblici. Infine, onde evitare l'ennesima beffa, chiedono di verificare la circostanza della giacenza presso il depuratore comunale, di materiali e apparecchiature costosissime inutilizzate da anni che probabilmente non potranno più essere installate poiché oramai obsolete.