Giustizia, la Cgil con i magistrati di Trani contro la manovra

Oggi il tribunale si ferma: sospese tutte le udienze

giovedì 17 giugno 2010
I rappresentanti della Funzione Pubblica Cgil Bat e i magistrati di Trani si riuniscono oggi, nell'aula Gup del Tribunale, in un'assemblea congiunta per discutere delle "iniquità" contenute nella manovra finanziaria del Governo Berlusconi e dei problemi che il provvedimento economico comporterà all'intero sistema giudiziario del Paese. Sospese, quindi, tutte le udienze e le altre attività del Palazzo di Giustizia tranese. Analoghe assemblee si tengono in contemporanea in tutti gli altri Tribunali d'Italia.

La decisione di manifestare la grave situazione in cui versa la Giustizia italiana, che viene ulteriormente danneggiata dai tagli indiscriminati della manovra economica, è stata presa dopo la sottoscrizione di un "Patto per la Giustizia e per i cittadini" firmato dai rappresentanti delle associazioni dei magistrati e dai sindacati del personale amministrativo, tra cui la Fp Cgil.

«Si tratta di una manovra - si legge nel Patto - ingiusta e sbagliata. Ingiusta, in quanto incide gravemente sul pubblico impiego senza colpire gli evasori fiscali, i patrimoni illeciti, le grandi rendite e le ricchezze del settore privato. Sbagliata, perché colpisce in maniera indiscriminata e casuale senza realizzare quegli interventi strutturali che consentirebbero di ridurre le spese nel settore giustizia e di recuperare risorse per lo Stato. Non solo, paralizza – riferiscono i firmatari – l'intero sistema giudiziario screditando e mortificando il personale amministrativo e minando l'indipendenza e l'autonomia della magistratura».

La Fp Cgil Bat condivide le ragioni della protesta della magistratura tranese ed esprime solidarietà per le gravi difficoltà derivanti dalla manovra. «C'è bisogno – dice Massimo Marcone, coordinatore Funzioni Centrali della Fp Cgil Bat – di riforme che realmente consentano il funzionamento del sistema giustizia nell'interesse dei cittadini. I tagli stabiliti dal Decreto Legge per la Giustizia non solo – prosegue Marcone – peggioreranno la situazione degli uffici giudiziari, compreso quello tranese, ma impediranno la realizzazione del programma di informatizzazione annunciato nei mesi scorsi dal Governo».