Grazie Pierino, simbolo di legalità e umanità

Rino Negrogno saluta con una toccante lettera il sovrintendente Pietro Antifora

martedì 30 settembre 2025
In occasione del pensionamento del sovrintendente capo coordinatore Pietro Antifora – per tutti, affettuosamente, "maresciallo Pierino" – Rino Negrogno, infermiere del 118 e scrittore, ha voluto dedicargli queste parole cariche di stima, affetto e gratitudine. Una testimonianza autentica di cosa significhi, nella pratica quotidiana, essere un punto di riferimento non solo per i colleghi, ma per un'intera comunità.


Caro Pierino,
Detto maresciallo sovrintendente capo coordinatore Pietro Antifora, cosicché hai girovagato per le strade della nostra città per l'ultima volta, ora potrai goderti il tuo meritato riposo, chi lo avrebbe mai detto, vai in pensione. Tu sarai pure felice di questo meritato traguardo, ma permettimi di dissentire su questa tua felicità, di non essere felice come te, mi spiego, sono felice per te ma non per noi tranesi.
Con la tua faccia rassicurante, un'espressione serena anche nei momenti più complicati, con il tuo amore per la divisa e per la legalità, sei stato un poliziotto simbolo per tutti, con la tua tenacia perfettamente bilanciata dalla tua umanità.
Abbiamo eseguito tantissimi interventi insieme in questi ventisette anni: risse, rapine, incidenti stradali anche molto gravi, soggetti in grave stato di agitazione, pericolosi, aggressivi, armati… Tutte le volte, mentre ero in preda alla paura di essere aggredito o mentre già lo ero, quando finalmente udivo il suono della sirena della volante della Polizia, la vedevo sbucare sfrecciando, quando si apriva lo sportello e uscivi tu, era un coro unanime: "Menomale è arrivato Pierino!", e venivi fuori tu, con la tua solita faccia che diceva: "Non è successo nulla, ora ci sono qua io", perché tu non eri un semplice poliziotto, eri uno psicologo, un sacerdote, un uomo di grande umanità, tu non arrivavi con un aspetto minaccioso, nemmeno con il peggiore dei farabutti, con il più agitato, tu, almeno finché era possibile, eri più sedativo delle benzodiazepine, con il tuo sorriso, chiunque si tranquillizzava, ti ascoltava, si confidava con te, e la maggior parte delle volte l'intervento terminava così, in pace.
Molti tuoi colleghi giovani sono come te, certamente avranno imparato da te, l'unica cosa che gli manca, e che purtroppo non potranno mai avere, è quella tua faccia rassicurante che spegneva ogni velleità, persino la più violenta.
Mancherai Pierino, detto maresciallo sovrintendente capo coordinatore Pietro Antifora, anche se quando sentirò la sirena della volante della polizia che mi viene in soccorso, penserò: "Speriamo che sia Pierino… o almeno qualche suo allievo."