L'ultimo Natale da Sindaco e la "lucidità" del bilancio: Amedeo Bottaro, oltre la politica
L’onestà intellettuale impone di riconoscere il cambiamento di Trani. E se il giudizio sull’Amministratore è materia di dibattito, quello sull’uomo merita rispetto e conoscenza diretta
mercoledì 24 dicembre 2025
14.57
C'è una frase, nel lungo post di commiato natalizio affidato ai social dal Sindaco Amedeo Bottaro, che forse colpisce più dell'elenco delle opere pubbliche o dei traguardi raggiunti: «Lo so che si poteva fare di più e meglio». In queste otto parole c'è la sintesi di un percorso durato undici anni. C'è la consapevolezza della fallibilità umana e politica, ma c'è anche la fierezza di chi sa di aver speso un decennio della propria vita al servizio di una fascia tricolore che, a volte, pesa come un macigno. Oggi, mentre si chiude un'era per la politica tranese, è facile cedere alla tentazione della polemica spicciola, specie in giorni segnati da numeri legali mancanti e tensioni d'aula. Eppure, sarebbe un errore storico, o quantomeno un atto di superficialità, non fermarsi a guardare con quella "lucidità" richiesta dallo stesso Primo Cittadino com'era Trani nel 2015 e com'è oggi.
La città è cambiata. Negarlo è impossibile
Si può discutere sulla genesi dei provvedimenti, si può non essere d'accordo con alcune scelte strategiche, si può contestare il metodo o la gestione delle alleanze. Questo è il sale della democrazia. Ma l'onestà intellettuale impone di riconoscere i fatti. Chi ricorda la Trani pre-Bottaro ricorda una città spesso soffocata dalle emergenze rifiuti, con una discarica che era una bomba ecologica a cielo aperto (oggi messa in sicurezza), con un lungomare che in molti tratti era terra di nessuno e con un trasporto pubblico da ripensare. L'elenco snocciolato dal Sindaco – dal risanamento dei conti al boom turistico, dalle nuove scuole alla restituzione di luoghi simbolo – non è solo propaganda: è la mappa fisica di una trasformazione. Trani è passata dall'essere una città ripiegata su se stessa a diventare un punto di riferimento turistico e culturale per la Puglia. Questi sono meriti che la storia amministrativa, depurata dalle scorie della cronaca quotidiana, dovrà riconoscergli.
Distinguere l'Amministratore dall'Uomo
Tuttavia, c'è un secondo livello di lettura che merita attenzione, ed è quello più delicato. In questi anni, il dibattito cittadino è diventato spesso aspro, talvolta feroce. È legittimo, anzi doveroso, giudicare "Bottaro Amministratore": valutarne l'efficacia, criticarne i ritardi, bocciarne le decisioni politiche. Ma c'è un confine che non andrebbe mai valicato: quello del giudizio su "l'uomo Amedeo". Sarebbe davvero ingeneroso, e fallace nel metodo, confondere il ruolo con la persona. Giudicare l'uomo senza averne condiviso le fatiche, le notti insonni del Covid, il peso delle responsabilità e le rinunce personali che undici anni di amministrazione comportano, è un esercizio di arroganza. Chi ha avuto modo di relazionarsi direttamente con lui, anche da posizioni opposte, ha trovato un interlocutore, una persona con le sue passioni e i suoi limiti, non un bersaglio.
Agli altri, a chi giudica da una tastiera o dal pregiudizio, va ricordato che dietro la firma su una delibera c'è sempre un essere umano. Amedeo Bottaro si avvia a concludere il suo mandato lasciando una Trani oggettivamente diversa, più moderna e strutturata di quella che aveva ereditato. «Si poteva fare di più?». Sì, e lui è il primo a dirlo. Ma quanto è stato fatto resta lì, sotto gli occhi di tutti, come eredità concreta. Al successore, chiunque esso sia, l'onere di fare meglio; a noi, cittadini e osservatori, il dovere di riconoscere l'impegno, separando la critica politica dal rispetto per la persona: la Città di Trani glielo deve.
Il post del Sindaco Amedeo Bottaro del 24.12.2025
La città è cambiata. Negarlo è impossibile
Si può discutere sulla genesi dei provvedimenti, si può non essere d'accordo con alcune scelte strategiche, si può contestare il metodo o la gestione delle alleanze. Questo è il sale della democrazia. Ma l'onestà intellettuale impone di riconoscere i fatti. Chi ricorda la Trani pre-Bottaro ricorda una città spesso soffocata dalle emergenze rifiuti, con una discarica che era una bomba ecologica a cielo aperto (oggi messa in sicurezza), con un lungomare che in molti tratti era terra di nessuno e con un trasporto pubblico da ripensare. L'elenco snocciolato dal Sindaco – dal risanamento dei conti al boom turistico, dalle nuove scuole alla restituzione di luoghi simbolo – non è solo propaganda: è la mappa fisica di una trasformazione. Trani è passata dall'essere una città ripiegata su se stessa a diventare un punto di riferimento turistico e culturale per la Puglia. Questi sono meriti che la storia amministrativa, depurata dalle scorie della cronaca quotidiana, dovrà riconoscergli.
Distinguere l'Amministratore dall'Uomo
Tuttavia, c'è un secondo livello di lettura che merita attenzione, ed è quello più delicato. In questi anni, il dibattito cittadino è diventato spesso aspro, talvolta feroce. È legittimo, anzi doveroso, giudicare "Bottaro Amministratore": valutarne l'efficacia, criticarne i ritardi, bocciarne le decisioni politiche. Ma c'è un confine che non andrebbe mai valicato: quello del giudizio su "l'uomo Amedeo". Sarebbe davvero ingeneroso, e fallace nel metodo, confondere il ruolo con la persona. Giudicare l'uomo senza averne condiviso le fatiche, le notti insonni del Covid, il peso delle responsabilità e le rinunce personali che undici anni di amministrazione comportano, è un esercizio di arroganza. Chi ha avuto modo di relazionarsi direttamente con lui, anche da posizioni opposte, ha trovato un interlocutore, una persona con le sue passioni e i suoi limiti, non un bersaglio.
Agli altri, a chi giudica da una tastiera o dal pregiudizio, va ricordato che dietro la firma su una delibera c'è sempre un essere umano. Amedeo Bottaro si avvia a concludere il suo mandato lasciando una Trani oggettivamente diversa, più moderna e strutturata di quella che aveva ereditato. «Si poteva fare di più?». Sì, e lui è il primo a dirlo. Ma quanto è stato fatto resta lì, sotto gli occhi di tutti, come eredità concreta. Al successore, chiunque esso sia, l'onere di fare meglio; a noi, cittadini e osservatori, il dovere di riconoscere l'impegno, separando la critica politica dal rispetto per la persona: la Città di Trani glielo deve.
Il post del Sindaco Amedeo Bottaro del 24.12.2025
- È il mio ultimo Natale da sindaco. Quest'anno il regalo ve lo chiedo io: ricordare com'era Trani, com'eravamo undici anni fa, e guardiamo con lucidità a ciò che siamo oggi. In questi anni abbiamo lavorato su: – risanamento dei conti, passando dal blocco della spesa alla stabilità dei bilanci – concorsi pubblici, per rafforzare la macchina amministrativa comunale – salvataggio di AMIU e riorganizzazione dei servizi – chiusura e messa in sicurezza della discarica – estensione della raccolta differenziata su tutto il territorio comunale – riqualificazione completa del lungomare, abbandonato fino al 2015 – Sciala De Simone, trasformata in Largo Berlinguer – riqualificazione costiera dello Scoglio di Frisio e di Cala Colonna – completamento del parcheggio della stazione, fermo dagli anni '90 – allargamento di via Pozzo Piano – acquisizione e apertura del Giardino Telesio – acquisizione pubblica di Impero e Supercinema, per restituire cinema e teatro al centro cittadino – rifacimento di piazza Gradenigo – installazione dei fari allo stadio comunale – bandi pluriennali per la gestione degli impianti sportivi – realizzazione del primo campo in sintetico della città – nuovi parchi nella zona nord, dove prima c'erano solo sterpaglie – una nuova scuola in via Grecia – ristrutturazione ed efficientamento delle scuole Rocca, Pertini e Collodi – rifacimento delle palestre scolastiche e nuove mense – varchi e telecamere elettroniche su quasi tutto il territorio comunale – riqualificazione del tratto pedonale della seconda spiaggia – collegamento costiero Matinelle–Bisceglie, con oltre 70 espropri – estensione della rete ciclabile - ammodernamento dell'intero parco mezzi di Amet per il trasporto pubblico locale e per il trasporto scolastico – demolizione dell'obbrobrio dell'Angelini sulla costa nord – mercato coperto di via delle Tufare, in fase di ultimazione – riposizionamento turistico di Trani, con arrivi e presenze quadruplicati – acquisizione delle aree RFI in retrostazione, per interventi strategici e la soppressione dell'ultimo passaggio a livello – politiche sociali, con il rafforzamento dei servizi socio-sanitari e del segretariato sociale e il potenziamento del Pronto Intervento Sociale con unità mobile di strada – apertura del Centro servizi per le famiglie – Family LAB – rete di servizi Trani Autism Friendly e Trani Autism Friendly Plus Avrò sicuramente dimenticato qualcosa, ma nessun elenco potrà mai raccontare fino in fondo l'impegno e la dedizione messi al servizio di questa città. Auguro a tutte le tranesi e a tutti i tranesi un Natale sereno.