«Il PdL di Trani è in crisi perché diviso»
Scrive il consigliere comunale Marinaro, di Futuro e Libertà. «Al timone dell'amministrazione una persona palesemente incoerente»
lunedì 28 marzo 2011
10.46
«Il Pdl tranese è in crisi perché diviso e concentrato a difendere le proprie posizioni in vista delle prossime elezioni e questo va tutto a discapito della città». A dirlo è il consigliere comunale Dino Marinaro che ha aderito da diverso tempo al progetto politico di Futuro e Libertà.
«Quando il presidente Fini ha avviato il progetto di Generazione Italia con la fondazione di Futuro e Libertà - scrive Marinaro - fui uno dei primi ad aderire con entusiasmo e rinnovata passione proprio perché volevo rivedere e vivere una destra incentrata su valori sociali allo stesso tempo tradizionali ma che guardassero alla nuova società con lealtà trasparenza e condivisione. Proprio nei miei primi comunicati parlavo di un Pdl mai nato, incentrato sulla leadership del presidente Berlusconi ma scollegata con i cittadini e senza un'organizzazione capace di far avvicinare nuove persone o gli indecisi stessi. Un Pdl da farsi insomma. Ricordo bene come proprio il sindaco, Tarantini, in quel periodo, in qualità di deus ex machina del Pdl tranese e dell'amministrazione da lui guidata (male) scriveva comunicati stampa contro il progetto di Fini in difesa del suo partito. Gli contestava incoerenza perché credeva fermamente nel progetto PdL, un partito vicino alla gente e democratico al suo interno. Dopo mesi passati a difendere strenuamente il partito e a decantare le sue virtù, il suo comunicato stampa di qualche giorno fa ci lascia alquanto stupiti. La questione ci interessa perché purtroppo è ancora il sindaco della nostra città e avere al timone dell'amministrazione una persona così palesemente incoerente ci preoccupa».
Marinaro cita le parole del sindaco: «Tarantini scrive oggi che il PdL è un partito mai partito, forse come avevano detto prima Sanza, Laurora, Fini e il sottoscritto. Tarantini chiede un congresso per rifondarlo e per far avvicinare gli indecisi, per trattenere chi ancora è rimasto dentro. Mi domando: non è che forse il sindaco si lamenta, come aveva fatto il presidente Fini, di mancanza di aggregazione e condivisione di idee? Il suo intervento, subito dopo che è stata data notizia della nomina di Beppe Corrado a commissario cittadino tranese del PdL a suo discapito (come un volenteroso consigliere comunale aveva richiesto) fa forse pensare che la scelta fatta non è stata di suo gradimento? O che forse si sta rendendo conto che effettivamente il Pdl ha bisogno di essere fondato e che riparta con dei valori veri quali la famiglia, la legalità, la sanità, il lavoro la questione meridionale, che sono i cardini di Futuro e Libertà?».
«La nostra sede - prosegue Marinaro - è sempre in via De Cuneo 54 dove quotidianamente riceviamo richieste di iscrizione. Il gruppo aumenta con passione e voglia di fare, il Pdl tranese invece quanti iscritti conta? Con il suo comunicato Tarantini non vorrà forse far presagire una sua visita alla nostra sede? Noi accettiamo tutti e accogliamo tutti a braccia aperte tranne poi, in assise, valutare effettivamente la richiesta di iscrizione accettandola o meno. Al momento sono state tutte accettate ma non bisogna mai dire mai…».
«Quando il presidente Fini ha avviato il progetto di Generazione Italia con la fondazione di Futuro e Libertà - scrive Marinaro - fui uno dei primi ad aderire con entusiasmo e rinnovata passione proprio perché volevo rivedere e vivere una destra incentrata su valori sociali allo stesso tempo tradizionali ma che guardassero alla nuova società con lealtà trasparenza e condivisione. Proprio nei miei primi comunicati parlavo di un Pdl mai nato, incentrato sulla leadership del presidente Berlusconi ma scollegata con i cittadini e senza un'organizzazione capace di far avvicinare nuove persone o gli indecisi stessi. Un Pdl da farsi insomma. Ricordo bene come proprio il sindaco, Tarantini, in quel periodo, in qualità di deus ex machina del Pdl tranese e dell'amministrazione da lui guidata (male) scriveva comunicati stampa contro il progetto di Fini in difesa del suo partito. Gli contestava incoerenza perché credeva fermamente nel progetto PdL, un partito vicino alla gente e democratico al suo interno. Dopo mesi passati a difendere strenuamente il partito e a decantare le sue virtù, il suo comunicato stampa di qualche giorno fa ci lascia alquanto stupiti. La questione ci interessa perché purtroppo è ancora il sindaco della nostra città e avere al timone dell'amministrazione una persona così palesemente incoerente ci preoccupa».
Marinaro cita le parole del sindaco: «Tarantini scrive oggi che il PdL è un partito mai partito, forse come avevano detto prima Sanza, Laurora, Fini e il sottoscritto. Tarantini chiede un congresso per rifondarlo e per far avvicinare gli indecisi, per trattenere chi ancora è rimasto dentro. Mi domando: non è che forse il sindaco si lamenta, come aveva fatto il presidente Fini, di mancanza di aggregazione e condivisione di idee? Il suo intervento, subito dopo che è stata data notizia della nomina di Beppe Corrado a commissario cittadino tranese del PdL a suo discapito (come un volenteroso consigliere comunale aveva richiesto) fa forse pensare che la scelta fatta non è stata di suo gradimento? O che forse si sta rendendo conto che effettivamente il Pdl ha bisogno di essere fondato e che riparta con dei valori veri quali la famiglia, la legalità, la sanità, il lavoro la questione meridionale, che sono i cardini di Futuro e Libertà?».
«La nostra sede - prosegue Marinaro - è sempre in via De Cuneo 54 dove quotidianamente riceviamo richieste di iscrizione. Il gruppo aumenta con passione e voglia di fare, il Pdl tranese invece quanti iscritti conta? Con il suo comunicato Tarantini non vorrà forse far presagire una sua visita alla nostra sede? Noi accettiamo tutti e accogliamo tutti a braccia aperte tranne poi, in assise, valutare effettivamente la richiesta di iscrizione accettandola o meno. Al momento sono state tutte accettate ma non bisogna mai dire mai…».