L’Arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie chiude il Giubileo: una festa di fede in Cattedrale
Mons. D’Ascenzo ha presieduto la solenne celebrazione. Emozione per l’istituzione ad accolito del seminarista Aldo Di Gennaro
martedì 30 dicembre 2025
Domenica 28 dicembre 2025, nella festa liturgica della Santa Famiglia, l'Arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie ha vissuto un momento di particolare solennità con la celebrazione eucaristica di chiusura dell'Anno Giubilare "Pellegrini di Speranza". La liturgia, presieduta dall'Arcivescovo mons. Leonardo D'Ascenzo, si è svolta nella Basilica Cattedrale di Trani, gremita di fedeli, famiglie, ministri e comunità parrocchiali, riuniti in un clima di profonda gratitudine per i doni spirituali ricevuti lungo il cammino giubilare.
L'Anno Santo della Chiesa Cattolica era stato indetto da Papa Francesco il 9 maggio 2024 con la bolla Spes non confundit ed è iniziato ufficialmente il 24 dicembre 2024 con l'apertura della Porta Santa nella Basilica di San Pietro in Vaticano, gesto che tradizionalmente segna l'inizio del Giubileo. Per la Chiesa locale, l'apertura solenne dell'Anno Giubilare si è tenuta il 29 dicembre 2024 nella Basilica Cattedrale di Trani, quando l'Arcivescovo ha dato avvio al percorso giubilare diocesano. Un lungo anno, vissuto intensamente come tempo di grazia, preghiera, riconciliazione e testimonianza cristiana, che culminerà per la Chiesa universale il 6 gennaio 2026, solennità dell'Epifania, con la chiusura della Porta Santa di San Pietro.
Durante la celebrazione di chiusura, un momento particolarmente significativo è stato l'istituzione del ministero di accolito conferito al giovane seminarista Aldo Di Gennaro, originario di Corato e attualmente in servizio presso la parrocchia di San Magno Vescovo e Martire di Trani, segno concreto di una Chiesa che continua a generare vocazioni e a guardare al futuro con fiducia. Nel corso dell'omelia, mons. D'Ascenzo ha sottolineato il significato profondo dell'esperienza giubilare: «Questa sera, insieme a tutte le Chiese diocesane del mondo, chiudiamo l'Anno Santo. Vivere il Giubileo è stato per tutti noi un'esperienza straordinaria: la certezza che Gesù è presente, l'esperienza di essere accolti dal cuore misericordioso di Dio, dalle braccia spalancate di Gesù Crocifisso, ma anche un tempo di trasformazione e di conversione».
Richiamando il forte simbolismo della Porta Santa, l'Arcivescovo ha aggiunto che se l'apertura aveva rappresentato le braccia del Padre spalancate sull'umanità, ora la loro chiusura diventa segno di un abbraccio che si stringe: un Dio che non si allontana, ma accompagna e perdona, camminando accanto ai suoi figli. Si chiude così un Anno Santo, ma non si spegne la speranza: ciò che è stato vissuto e accolto non resta dietro una porta chiusa, bensì diventa luce per il cammino quotidiano della Chiesa e dei fedeli, chiamati a continuare a essere, nel mondo, autentici pellegrini di speranza.
L'Anno Santo della Chiesa Cattolica era stato indetto da Papa Francesco il 9 maggio 2024 con la bolla Spes non confundit ed è iniziato ufficialmente il 24 dicembre 2024 con l'apertura della Porta Santa nella Basilica di San Pietro in Vaticano, gesto che tradizionalmente segna l'inizio del Giubileo. Per la Chiesa locale, l'apertura solenne dell'Anno Giubilare si è tenuta il 29 dicembre 2024 nella Basilica Cattedrale di Trani, quando l'Arcivescovo ha dato avvio al percorso giubilare diocesano. Un lungo anno, vissuto intensamente come tempo di grazia, preghiera, riconciliazione e testimonianza cristiana, che culminerà per la Chiesa universale il 6 gennaio 2026, solennità dell'Epifania, con la chiusura della Porta Santa di San Pietro.
Durante la celebrazione di chiusura, un momento particolarmente significativo è stato l'istituzione del ministero di accolito conferito al giovane seminarista Aldo Di Gennaro, originario di Corato e attualmente in servizio presso la parrocchia di San Magno Vescovo e Martire di Trani, segno concreto di una Chiesa che continua a generare vocazioni e a guardare al futuro con fiducia. Nel corso dell'omelia, mons. D'Ascenzo ha sottolineato il significato profondo dell'esperienza giubilare: «Questa sera, insieme a tutte le Chiese diocesane del mondo, chiudiamo l'Anno Santo. Vivere il Giubileo è stato per tutti noi un'esperienza straordinaria: la certezza che Gesù è presente, l'esperienza di essere accolti dal cuore misericordioso di Dio, dalle braccia spalancate di Gesù Crocifisso, ma anche un tempo di trasformazione e di conversione».
Richiamando il forte simbolismo della Porta Santa, l'Arcivescovo ha aggiunto che se l'apertura aveva rappresentato le braccia del Padre spalancate sull'umanità, ora la loro chiusura diventa segno di un abbraccio che si stringe: un Dio che non si allontana, ma accompagna e perdona, camminando accanto ai suoi figli. Si chiude così un Anno Santo, ma non si spegne la speranza: ciò che è stato vissuto e accolto non resta dietro una porta chiusa, bensì diventa luce per il cammino quotidiano della Chiesa e dei fedeli, chiamati a continuare a essere, nel mondo, autentici pellegrini di speranza.