L'immobile di Annacondia diverrà comunità terapeutica
L'ok dalla Regione Puglia. Sorgerà in contrada del Curatoio. La gestione affidata all'Oasi 2, la spesa prevista è di 900mila euro
sabato 5 marzo 2011
Ieri mattina, a Bari, si è tenuta una conferenza stampa durante la quale la Regione ha destinati ai Comuni di Andria, Trani e Sannicandro tre immobili confiscati alla mafia ed i relativi finanziamenti per rimetterli in funzione attraverso opere di riqualificazione che puntino ad accrescerne il valore sociale.
Il Comune di Trani (rappresentato in conferenza stampa dall'assessore Cicolani e dal dirigente Dettori) aveva partecipato al bando Libera il bene che finanzia gli interventi di ristrutturazione degli immobili confiscati ai boss mafiosi. Dopo aver esaminato le proposte giunte a Palazzo di Città attraverso il concorso di idee indetto dal Comune nel 2009, il progetto sposato dal Comune di Trani è stato quello della comunità Oasi 2, mirato alla ristrutturazione del capannone situato in contrada del Curatoio, sulla statale che collega Trani a Barletta. Lì, a pochi metri dal mare, c'è uno degli immobili sequestrati al boss tranese Salvatore Annacondia, una struttura coperta insistente su un'area di 5mila metri quadrati.
Il progetto dell'Oasi 2 (fatto proprio dal Comune) prevede la costruzione di una comunità terapeutica che avrà la capacità di accogliere 30 persone, circa il doppio di quelle ospitate nel centro di Corato. Per la realizzazione (a cui contribuiranno anche i residenti della comunità) la spesa prevista è di 900mila euro. La Regione ha concesso al progetto un contributo di 750mila euro. La comunità terapeutica sorgerà sulle ceneri del capannone attualmente abbandonato: 700 metri quadrati su cui ricavare stanze e piccoli laboratori destinati ad essere utilizzati dai residenti del centro per attività manuali di riabilitazione e di studio.
Il Comune di Trani (rappresentato in conferenza stampa dall'assessore Cicolani e dal dirigente Dettori) aveva partecipato al bando Libera il bene che finanzia gli interventi di ristrutturazione degli immobili confiscati ai boss mafiosi. Dopo aver esaminato le proposte giunte a Palazzo di Città attraverso il concorso di idee indetto dal Comune nel 2009, il progetto sposato dal Comune di Trani è stato quello della comunità Oasi 2, mirato alla ristrutturazione del capannone situato in contrada del Curatoio, sulla statale che collega Trani a Barletta. Lì, a pochi metri dal mare, c'è uno degli immobili sequestrati al boss tranese Salvatore Annacondia, una struttura coperta insistente su un'area di 5mila metri quadrati.
Il progetto dell'Oasi 2 (fatto proprio dal Comune) prevede la costruzione di una comunità terapeutica che avrà la capacità di accogliere 30 persone, circa il doppio di quelle ospitate nel centro di Corato. Per la realizzazione (a cui contribuiranno anche i residenti della comunità) la spesa prevista è di 900mila euro. La Regione ha concesso al progetto un contributo di 750mila euro. La comunità terapeutica sorgerà sulle ceneri del capannone attualmente abbandonato: 700 metri quadrati su cui ricavare stanze e piccoli laboratori destinati ad essere utilizzati dai residenti del centro per attività manuali di riabilitazione e di studio.
I dettagli dell'iniziativa che coinvolge il Comune di Trani e l'ente gestore (la Comunità Oasi2 San Francesco Onlus) dovrebbero essere divulgati in una conferenza stampa organizzata dal Comune che dovrebbe tenersi martedì mattina presso il capannone in contrada del Curatoio.