L'UDC replica al Presidente del Consiglio comunale di Trani
Triminì: "Laurora preferisce attaccare l’UDC prima ancora di difendersi"
lunedì 12 dicembre 2005
Il Capogruppo dell'UDC risponde al Presidente del Consiglio Comunale in merito al recente intervento di critica di Laurora nei confronti dell'assessorato alle finanze:
«Le critiche sollevate dal Presidente del Consiglio Comunale di Trani sono immotivate e capziose, frutto e conseguenza della mia decisione di aderire alla mozione di sfiducia presentata dalla minoranza, nei suoi riguardi. Mente sapendo di mentire, è del suo operato superficiale e inconsistente che spesso pregiudica i lavori Consiliari su cui bisogna soffermarsi.
E' opportuno rammentare che l'intero iter procedurale per l'assestamento di bilancio come da regolamento si è concluso con la convocazione della conferenza dei Capi Gruppo per l'iscrizione all'o.d.g. dell'argomento finanziario. Le determinazioni di tale importante Organo Consiliare puntualmente sono state disattese e si è proceduto inspiegabilmente alla proposizione della Giunta Comunale. Il provvedimento per la nomina dei Revisori dei Conti sostiene il Presidente era pronto con parecchio anticipo, non ci spiega come mai però lo stesso non si è attivato con tempestività per il consequenziale adempimento di competenza del Consiglio Comunale sapendo che le cariche dei revisori erano scadute ed in regime di prorogatio come prevede la Legge sino al 15/11/2005.
Basta inoltre consultare i precedenti deliberati di Consiglio per le nomine del Collegio dei Revisori per scoprire che la ripartizione competente per la proposizione della delibera di nomina è quella degli Affari Istituzionali e non certo dell'Assessore alle Finanze.
Il Presidente probabilmente impegnato in molteplici attività politiche e amministrative Regionali trascura le incombenze di carattere Comunale, e preferisce attaccare l'UDC prima ancora di difendersi. Auspico ancora una volta che il buon senso prevalga sulla politica di bassa macelleria e si restituisca al Consiglio la facoltà del dibattito democratico.» Domenico Triminì
Capo Gruppo UDC Trani
«Le critiche sollevate dal Presidente del Consiglio Comunale di Trani sono immotivate e capziose, frutto e conseguenza della mia decisione di aderire alla mozione di sfiducia presentata dalla minoranza, nei suoi riguardi. Mente sapendo di mentire, è del suo operato superficiale e inconsistente che spesso pregiudica i lavori Consiliari su cui bisogna soffermarsi.
E' opportuno rammentare che l'intero iter procedurale per l'assestamento di bilancio come da regolamento si è concluso con la convocazione della conferenza dei Capi Gruppo per l'iscrizione all'o.d.g. dell'argomento finanziario. Le determinazioni di tale importante Organo Consiliare puntualmente sono state disattese e si è proceduto inspiegabilmente alla proposizione della Giunta Comunale. Il provvedimento per la nomina dei Revisori dei Conti sostiene il Presidente era pronto con parecchio anticipo, non ci spiega come mai però lo stesso non si è attivato con tempestività per il consequenziale adempimento di competenza del Consiglio Comunale sapendo che le cariche dei revisori erano scadute ed in regime di prorogatio come prevede la Legge sino al 15/11/2005.
Basta inoltre consultare i precedenti deliberati di Consiglio per le nomine del Collegio dei Revisori per scoprire che la ripartizione competente per la proposizione della delibera di nomina è quella degli Affari Istituzionali e non certo dell'Assessore alle Finanze.
Il Presidente probabilmente impegnato in molteplici attività politiche e amministrative Regionali trascura le incombenze di carattere Comunale, e preferisce attaccare l'UDC prima ancora di difendersi. Auspico ancora una volta che il buon senso prevalga sulla politica di bassa macelleria e si restituisca al Consiglio la facoltà del dibattito democratico.» Domenico Triminì
Capo Gruppo UDC Trani