«La determina di subappalto di piazza Quercia contiene dati inesistenti»

Laurora (Pd) svela altri particolari

domenica 31 ottobre 2010
«Confesso di provare sincero imbarazzo in una vicenda in cui il mio interlocutore è diventato un ufficio comunale che per definizione è sempre parte terza rispetto a qualsivoglia tipo di discussione politica. Però noto che mi hanno risposto nell´ordine un consigliere comunale di maggioranza, poi l'assessore al ramo ed infine l´ufficio tecnico comunale quasi avessi scardinato i livelli di una piramide in cui i ruoli sono stati palesemente stravolti: non è chiaro più quale sia l´organo che da gli indirizzi e l´organo che li recepisce ed esegue.

Affidare una nota di risposta ad un Ufficio Comunale, che non mi pare ancora preposto alle pubbliche relazioni, è un fatto del tutto anomalo. Fra l´altro, l´anonimato di chi si cela dietro la sigla dell'ufficio tecnico comunale non mi da la possibilità di comprendere chi e in ragione di quale funzione risponda: quale mai dei tanti e capaci dipendenti comunali presenti all´interno di quell´ufficio? Detto questo ora voglio entrare nel merito di quanto diffuso dall'ufficio, partendo dalla mia nota del 28 ottobre, nella quale specifico chiaramente che l'impresa subappaltatrice non possedeva i requisiti il 15 ottobre 2010 (data di stipula del contratto) e tanto meno li possedeva il 14 ottobre 2010 (data di approvazione della determina dirigenziale 422 di pari data). Adesso l´ufficio tecnico, che da oggi è anche legittimato a rispondere alla stampa, con sua nota mi dice di aver confuso e che la data di effettivo inizio dei lavori è il 18 ottobre 2010 (guarda caso la data che io ho sempre citato come quella effettiva di possesso dei requisiti da parte della ditta subappaltatrice). Pian piano si arriva alla fatidica data. Purtroppo l´ufficio tecnico o l´assessore o non so chi altro hanno dimenticato che la mia professione è di tecnico e che so benissimo che c'è una bella differenza tra la data di firma di un contratto d´appalto e la data di effettivo inizio dei lavori. L´impresa può firmare oggi un contratto, ma dare inizio ai lavori anche fra un anno chiaramente a suo rischio e pericolo e nelle more dei ritardi, considerando che i requisiti di idoneità tecnica, morale e quant´altro devono persistere all´atto della stipula del contratto. Spero adesso di essere stato chiaro.

Riflessione a parte merita il contenuto formale della discussa determina. Cito testualmente un passaggio: "Si autorizza l´impresa xx ad affidare in subappalto all´impresa yy l´esecuzione dei lavori inerenti alle opere previste nell´appalto in oggetto (iscritta alla categoria Og2, classe I giusto attestato Euro-Soa 9403/04/00 del 22/01/2010), il tutto nei limiti dell´importo relativo ai lavori di cui all´oggetto". Rileggo e spunta fuori un´altra data? La determina ora dice che il subappaltatore possedeva i requisiti già dal lontano 22 gennaio 2010! Vado sul sito dell´autorità di vigilanza e mi accorgo che a quel numero di attestazione e a quella data non risulta nezzuna attestazione rilasciata perché inesistente sia il numero che la data. Ma allora di cosa stiamo parlando? E io sarei quello che fa confusione con le date?

Qui si è approvata una determina citando una attestazione che non esiste e che non è mai esistita; qui si è approvata una determina basata su dati inesatti ed inesistenti. Allora cosa ha allegato l´impresa subappaltrice e cosa è stato approvato e perchè? Se qualcuno pensa che i consiglieri comunali siano tutti uguali, allora si sappia che esistono anche quelli che sanno leggere e scrivere, e che hanno un mestiere ed una professionalità».

Tommaso Laurora
Segretario Pd