La discarica e le sue verità, ecco quella di Francesco Casalaspro
«Il problema sta rientrando e non è possibile utilizzare il fondo post-esercizio»
mercoledì 13 maggio 2015
8.16
Si alternano posizioni differenti sul problema della discarica a Trani ormai da giorni e perché no forse anche da mesi. C'è chi parla di danno ambientale pericoloso, tragico e annunciato, come nel caso degli esponenti del Comitato Bene Comune, i quali ritengono che la gravità della situazione non solo non sia percepita dai cittadini tranesi ma ancor meno dai candidati alle imminenti amministrative. Molti parlano di un bacino sempre più sovraccaricato dal percolato e di tutto ciò che lentamente si sta infiltrando nelle falde acquifere, molti parlano della discarica di Trani con toni apocalittici, rendendo nota una tragedia annunciata soprattutto considerando che da un punto di vista ambientale la discarica di Trani è ancora attiva, funzionante e contaminante, sebbene non riceva più rifiuti per lo smaltimento.
Eppure di tutt'altra idea è invece Francesco Casalaspro che conosce molto bene il problema della discarica, perché in questa ci lavora: «Ho letto molti degli articoli pubblicati sul problema della discarica e sull'Amiu e ritengo che ci sia una confusione di fondo, perché parliamo di due mondi assolutamente separati.
Il problema della discarica - continua - è sicuramente molto grave che non può essere risolto con l'utilizzo del denaro del post-esercizio, salvadanaio accumulato anno per anno al fine di garantire un servizio quando realmente la discarica smetterà di funzionare, o qualora questo dovesse essere utilizzato servono garanzie per chiarire come le somme utilizzate saranno reintegrate. É ovvio che ci sia un problema e la magistratura stia lavorando al fine di poter stabilire le responsabilità. Lo stato della discarica in questo momento, con le opportune verifiche e in attesa del riscontro dei tecnici che hanno effettuato i rilievi, non è però quello che molti vogliono far credere alla popolazione. Le foto divulgate ritraggono vasche di percolato, fotografie di cui va accertata la paternità, ma non sono, come hanno voluto insinuare, immagini di sversamenti nelle campagne circostanti.
I valori invece stanno rientrando nella norma - rassicura Casalaspro - e si sta provvedendo a captare il biogas con il bruciatore. Io non condivido questa diffusione di notizie che mirano a spaventare la gente, da parte di chi sta cavalcando l'onda mediatica del disastro ambientale. Vanno accertati gli errori indubbiamente, vanno accertati i valori e la situazione in essere. Io lavoro e quindi vivo questo posto e credo sia tenuto in modo abbastanza encomiabile, anche se può sembrare eccessivo, nei confronti di molti altri siti. La discarica di Trani è una buona discarica, indubbiamente credo che qualcosa non abbia sicuramente funzionato, ma creare questo allarmismo non ha senso. La discarica allo stato attuale non può essere abbandonata così, va rimessa in funzione, messa in sicurezza ma va valutata attentamente la parola "chiudiamola e stop"».
Resta allora da chiedersi qual è la verità, quanto tempo ancora sarà necessario per avere un immagine esatta di tutto quello che sta accadendo, dovremmo preoccuparci seriamente per la nostra salute come accade in alcune terre non così lontane da noi o fidarci di chi dice che si tratta di mera tensione mediatica? La magistratura farà il suo lavoro e fornirà risposte in merito. Nell'attesa a noi cittadini valutare la situazione.
Eppure di tutt'altra idea è invece Francesco Casalaspro che conosce molto bene il problema della discarica, perché in questa ci lavora: «Ho letto molti degli articoli pubblicati sul problema della discarica e sull'Amiu e ritengo che ci sia una confusione di fondo, perché parliamo di due mondi assolutamente separati.
Il problema della discarica - continua - è sicuramente molto grave che non può essere risolto con l'utilizzo del denaro del post-esercizio, salvadanaio accumulato anno per anno al fine di garantire un servizio quando realmente la discarica smetterà di funzionare, o qualora questo dovesse essere utilizzato servono garanzie per chiarire come le somme utilizzate saranno reintegrate. É ovvio che ci sia un problema e la magistratura stia lavorando al fine di poter stabilire le responsabilità. Lo stato della discarica in questo momento, con le opportune verifiche e in attesa del riscontro dei tecnici che hanno effettuato i rilievi, non è però quello che molti vogliono far credere alla popolazione. Le foto divulgate ritraggono vasche di percolato, fotografie di cui va accertata la paternità, ma non sono, come hanno voluto insinuare, immagini di sversamenti nelle campagne circostanti.
I valori invece stanno rientrando nella norma - rassicura Casalaspro - e si sta provvedendo a captare il biogas con il bruciatore. Io non condivido questa diffusione di notizie che mirano a spaventare la gente, da parte di chi sta cavalcando l'onda mediatica del disastro ambientale. Vanno accertati gli errori indubbiamente, vanno accertati i valori e la situazione in essere. Io lavoro e quindi vivo questo posto e credo sia tenuto in modo abbastanza encomiabile, anche se può sembrare eccessivo, nei confronti di molti altri siti. La discarica di Trani è una buona discarica, indubbiamente credo che qualcosa non abbia sicuramente funzionato, ma creare questo allarmismo non ha senso. La discarica allo stato attuale non può essere abbandonata così, va rimessa in funzione, messa in sicurezza ma va valutata attentamente la parola "chiudiamola e stop"».
Resta allora da chiedersi qual è la verità, quanto tempo ancora sarà necessario per avere un immagine esatta di tutto quello che sta accadendo, dovremmo preoccuparci seriamente per la nostra salute come accade in alcune terre non così lontane da noi o fidarci di chi dice che si tratta di mera tensione mediatica? La magistratura farà il suo lavoro e fornirà risposte in merito. Nell'attesa a noi cittadini valutare la situazione.