La Mars Society premia il progetto "FATO": c'è anche un tranese
Primo progetto italiano ad essere premiato nella competizione
martedì 4 ottobre 2016
6.27
Sono italiani, giovanissimi, studenti di Ingegneria Aerospaziale ed hanno pensato di prendere per mano il proprio destino e di portarlo lì dove nessuno fino ad ora ci era riuscito: su Marte. Loro sono Luigi Mascolo (tranese), Dario Riccobono, Gianluca Benedetti, Erik Garofalo e Francesco Marino. Hanno scelto un acronimo per il loro sogno, e richiama proprio quel destino di cui vi parlavamo: FATO. È l'acronimo di First human Approach TO – Mars Team. Il progetto Fato prevede una missione spaziale con un sorvolo ravvicinato di Marte con partenza nel luglio del 2020 e rientro sulla Terra nel 2022, dopo 584 giorni di "volo".
Con questo progetto hanno partecipato al contest indetto dalla Mars Society, finendo tra i 10 finalisti dell'International Gemini Mars Design Competition. La scorsa settimana i cinque studenti hanno presentato il progetto a Washington, in occasione del XIX congresso della Mars Society. Fato ha ricevuto il premio come quinto miglior progetto ma ha ottenuto i complimenti personali dello scienziato aerospaziale Robert Zubrin. «Ci ha detto che il nostro era un progetto "fantastico", lo ha detto in italiano e ci ha fatto davvero piacere – ci scrive Luigi Mascolo. Comunque a prescindere siamo contentissimi soprattutto perché l'intero progetto è farina e sudore del nostro sacco, eravamo solo in 5 e siamo riusciti a fare tantissimo. Gli sviluppi della competizione non ci sono, nel senso che non è previsto un proseguimento con la mars society. La conclusione è stata il premio (internazionale, ndr), ma molto più importanti e graditi i commenti dei giudici, senza filtri. Abbiamo continuato ad approfondire la missione presentandola a Guadalajara alla 67ª conferenza internazionale di astronautica (IAC, International Astronautical Convention) e contiamo di continuare a lavorare insieme perché siamo davvero efficienti e uniti, ed inoltre ci divertiamo come matti insieme».
Studio, passione e sogni che si sono incrociati ed hanno creato un bel gruppo di colleghi e amici, «Questo l'ho speficiato anche durante la presentazione allo IAC e mentre parlavo – dice Luigi - ho notato in prima fila, nel pubblico, Buzz Aldrin». Non c'erano altri italiani nella finale della competizione Gemini, tutti i progetti con bandiera tricolore sono stati scartati durante la prima selezione. E il team "Fato" è stato il primo italiano ad essere mai giunto a premiazione.
Luigi è il secondo da destra
Con questo progetto hanno partecipato al contest indetto dalla Mars Society, finendo tra i 10 finalisti dell'International Gemini Mars Design Competition. La scorsa settimana i cinque studenti hanno presentato il progetto a Washington, in occasione del XIX congresso della Mars Society. Fato ha ricevuto il premio come quinto miglior progetto ma ha ottenuto i complimenti personali dello scienziato aerospaziale Robert Zubrin. «Ci ha detto che il nostro era un progetto "fantastico", lo ha detto in italiano e ci ha fatto davvero piacere – ci scrive Luigi Mascolo. Comunque a prescindere siamo contentissimi soprattutto perché l'intero progetto è farina e sudore del nostro sacco, eravamo solo in 5 e siamo riusciti a fare tantissimo. Gli sviluppi della competizione non ci sono, nel senso che non è previsto un proseguimento con la mars society. La conclusione è stata il premio (internazionale, ndr), ma molto più importanti e graditi i commenti dei giudici, senza filtri. Abbiamo continuato ad approfondire la missione presentandola a Guadalajara alla 67ª conferenza internazionale di astronautica (IAC, International Astronautical Convention) e contiamo di continuare a lavorare insieme perché siamo davvero efficienti e uniti, ed inoltre ci divertiamo come matti insieme».
Studio, passione e sogni che si sono incrociati ed hanno creato un bel gruppo di colleghi e amici, «Questo l'ho speficiato anche durante la presentazione allo IAC e mentre parlavo – dice Luigi - ho notato in prima fila, nel pubblico, Buzz Aldrin». Non c'erano altri italiani nella finale della competizione Gemini, tutti i progetti con bandiera tricolore sono stati scartati durante la prima selezione. E il team "Fato" è stato il primo italiano ad essere mai giunto a premiazione.
Luigi è il secondo da destra