La pungente risposta di De Simone a Giovanni Ronco

De Simone: "Ho letto un articolo da discount"

venerdì 28 novembre 2014 10.49
L'ultima puntata della rubrica settimanale di Giovanni Ronco, "Avviso di chiamata", ha suscitato la contrariata reazione dell'assessore con delega all'infanzia, Giuseppe De Simone che non ha esitato a fornire la sua pungente risposta. «Ho letto con sconcerto l'ultima puntata della rubrica a firma del giornalista (nonché docente) Giovanni Ronco. Parafrasando il titolo scelto, mi è sembrato di leggere un "articolo da discount". E spiego perché. Sono sconcertato soprattutto per due motivi. Il primo è che un giornalista, oltre che docente (come il sottoscritto), dovrebbe operare sempre secondo i principi della verità e onestà. Le belle parole se le porta via il vento e, comunque, io ammetto di non essermi mai distinto in questo, non ho mai puntato a fare proclami, che impressionino il "pubblico pagante", oserei dire, visto che, noi amministratori comunali, ci rivolgiamo ai cittadini che pagano le tasse e che, dunque, in parte, sostengono i servizi della nostra città».


«La puntata settimanale – prosegue - della rubrica di Ronco parte dal racconto di quanto sarebbe accaduto in occasione dell'inaugurazione del portale "Trani città dell'infanzia". Il sottoscritto, nel suo indirizzo di saluto, ha esordito raccontando a tutti i presenti, nonché al promotore del progetto, Vincenzo Dibari, la realtà dei fatti ad oggi: l'amministrazione comunale non ha ancora reperito i fondi per la realizzazione di alcune delle azioni programmatiche così come proposte dal progetto infanzia. Questo è il principio della verità a cui accennavo prima. In quella sede, davanti ad una platea importante, avrei potuto esordire rendendo pubblico a tutti i presenti che il sottoscritto con nota del 6 ottobre scorso aveva dichiarato la propria condivisione alla richiesta di istituzione di parchi giochi accessibili a bambini diversamente abili, proposta dal coordinatore del progetto infanzia, nota con la quale invitavo i dirigenti comunali competenti a disporre ogni adempimento affinché la proposta trovasse esecuzione. Questo è un atto pubblico, non sono solo parole, ma per l'onestà che sempre mi ha contraddistinto, ho preferito raccontare la verità e cioè che l'amministrazione non poteva garantire la realizzazione delle giostrine entro la fine dell'anno. E questo è il principio della onestà, che mal si concilia con l'autocelebrazione».

«Ci sono dei temi importanti – conclude De Simone - e delicati come ad esempio l'infanzia, che in alcun modo devono essere strumentalizzati per divenire oggetto di attacco personale, politico, professionale. Questo articolo, a mio avviso, ne è l'esempio, nella forma e nel contenuto oltre che nella foto scelta, imbarazzante quanto il lapsus di Ronco che ha confuso, nel suo articolo, Ingmar Bergman con Ingrid Bergman. Telegramma finale: se auspichiamo ad una città migliore dobbiamo essere capaci di dare buoni esempi, tutti, ognuno per la propria parte».

L'assessore De Simone, leggendo i commenti sull'articolo di Giovanni Ronco sulla questione della progettualità del dottor Vincenzo Dibari, in ordine all'infanzia, comunica che: «denuncerò, all'Autorità giudiziaria, tutti i soggetti che usano un linguaggio diffamatorio senza che riescano a dimostrare la verità di quanto dicono, come si è preannunciato il signor Nicola Dianora. Mi dispiace, ma ritenendomi particolarmente offeso, giammai per il contenuto che lascio alla valutazione dei tranesi, quanto per affermazioni pesanti e lesive alla mia dignità, preannuncio che darò mandato al mio avvocato per sporgere denuncia per affermazioni e per altri reati che la Procura vorrà individuare. Annuncio, inoltre, già da ora, che tutte le somme che l'Autorità giudiziaria stabilirà, quale risarcimento danni, saranno devolute a tutte le associazioni che si interessano per la tutela dei minori».