Le Figlie del Divino Zelo di Trani si raccontano con le foto
Un secolo di storia in un percorso di umanità e impegno sociale. In distribuzione anche un catalogo fotografico
venerdì 6 maggio 2011
10.17
«Figlie, fotografie dall'archivio delle Figlie del Divino Zelo» è il titolo della mostra fotografica storica allestita all'interno del museo Diocesano e curata da Michela Frontino e Lisa Fineo. L'esposizione (visitabile fino al 12 maggio) valorizza il fondo fotografico della Congregazione delle Figlie del Divino Zelo in occasione del centenario del loro arrivo nella città di Trani. Non casuale la scelta del contenitore. Il museo Diocesano è vicinissimo a quella via Beltrani dove è ubicato il palazzo dei Duchi di Carcano, prima sede tranese della Congregazione. All'inaugurazione era presente il presidente del Consiglio provinciale, Gigi Riserbato.
Il progetto di valorizzazione sul patrimonio storico e fotografico delle Figlie del Divino Zelo trova la sua realizzazione nell'evento espositivo, come fase conclusiva di un'attività di ricerca che ha coinvolto l'analisi tecnica ed iconografica, la conservazione e la catalogazione dei documenti fotografici. Il fondo storico vanta una successione di immagini inedite di notevole valore, sia dal punto di vista storico che artistico. Comprende albumine, cartoline e gelatine che dal 1910 ad oggi raccontano la storia dell'Istituto religioso sullo sfondo delle bellezze artistiche e monumentali della città di Trani.
Il centenario della Congregazione delle Figlie del Divino Zelo, che gestisce l'Istituto antoniano tranese con una comunità educativa per minori e una casa d'accoglienza (Mamma bambino), si fa, dunque, scenario di un racconto per immagini che porta alla luce un percorso di umanità e impegno sociale. I numerosi ritratti degli orfani e dei primi operatori sociali guideranno il percorso espositivo lungo un itinerario che spazia dal tema della formazione a quello del lavoro, fino a delineare l'evoluzione del mezzo fotografico come documento di riconoscimento sociale e culturale. Le immagini esposte in mostra condurranno i visitatori nell'esplorazione di una realtà che trova le sue radici in immagini di estrema bellezza e fascino documentario.
L'evento, sostenuto dalla diocesi di Trani, Barletta, Bisceglie, oltre che dalla Regione Puglia e dalla sesta Provincia pugliese, vedrà la distribuzione di un catalogo fotografico, come strumento divulgativo dei contenuti storici legati alle immagini e alle storie che tramandano.
Il progetto di valorizzazione sul patrimonio storico e fotografico delle Figlie del Divino Zelo trova la sua realizzazione nell'evento espositivo, come fase conclusiva di un'attività di ricerca che ha coinvolto l'analisi tecnica ed iconografica, la conservazione e la catalogazione dei documenti fotografici. Il fondo storico vanta una successione di immagini inedite di notevole valore, sia dal punto di vista storico che artistico. Comprende albumine, cartoline e gelatine che dal 1910 ad oggi raccontano la storia dell'Istituto religioso sullo sfondo delle bellezze artistiche e monumentali della città di Trani.
Il centenario della Congregazione delle Figlie del Divino Zelo, che gestisce l'Istituto antoniano tranese con una comunità educativa per minori e una casa d'accoglienza (Mamma bambino), si fa, dunque, scenario di un racconto per immagini che porta alla luce un percorso di umanità e impegno sociale. I numerosi ritratti degli orfani e dei primi operatori sociali guideranno il percorso espositivo lungo un itinerario che spazia dal tema della formazione a quello del lavoro, fino a delineare l'evoluzione del mezzo fotografico come documento di riconoscimento sociale e culturale. Le immagini esposte in mostra condurranno i visitatori nell'esplorazione di una realtà che trova le sue radici in immagini di estrema bellezza e fascino documentario.
L'evento, sostenuto dalla diocesi di Trani, Barletta, Bisceglie, oltre che dalla Regione Puglia e dalla sesta Provincia pugliese, vedrà la distribuzione di un catalogo fotografico, come strumento divulgativo dei contenuti storici legati alle immagini e alle storie che tramandano.