Magistratura onoraria in stato di agitazione, sabato flash mob anche a Trani
Obiettivo sensibilizzare sulla situazione di precarietà dei 5000 giudici onorari d'Italia
venerdì 11 dicembre 2020
13.40
Sabato 12 dicembre, alle ore 10:00, presso il Tribunale Civile di Bari (Piazza Enrico De Nicola) si svolgerà in contemporanea con Trani, Catania, Firenze, Bologna e Pescara un flash mob al fine di continuare la staffetta ideale nata in Sicilia, finalizzata a sensibilizzare la Pubblica Amministrazione e l'opinione pubblica sulla situazione di precarietà e mancanza di tutele dei 5000 Giudici Onorari d'Italia.
In tutta Italia, si stanno susseguendo infatti flash mob al motto di "BREAD and ROSES". Lo sciopero del pane e delle rose (Bread and Roses) risale al 1912 ed è un noto sciopero attuato dai lavoratori dell'industria tessile, dopo la riduzione del salario e contro le condizioni lavorative, nella città di Lawrence.
Lo slogan "vogliamo il pane ma anche le rose" esplicita la rivendicazione dei diritti collaterali alla corresponsione del salario.
"Non solo il pane ma anche le tutele nel nostro caso. Per questo essendo noi lavoratori sfruttati dal nostro datore di lavoro ( lo Stato) chiediamo a gran voce "le rose", le tutele giuslavoristiche che ci sono dovute. Lo stesso simbolo della rosa venne da noi magistrati onorari utilizzato con analogo significato nel 2016 prima della approvazione della riforma Orlando sulla magistratura onoraria; nel corso dell'inaugurazione dell'anno giudiziario in 21 distretti vennero consegnate delle rose ai rappresentanti del Ministero (a Palermo furono consegnate direttamente all'allora ministro Orlando)".
In tutta Italia, si stanno susseguendo infatti flash mob al motto di "BREAD and ROSES". Lo sciopero del pane e delle rose (Bread and Roses) risale al 1912 ed è un noto sciopero attuato dai lavoratori dell'industria tessile, dopo la riduzione del salario e contro le condizioni lavorative, nella città di Lawrence.
Lo slogan "vogliamo il pane ma anche le rose" esplicita la rivendicazione dei diritti collaterali alla corresponsione del salario.
"Non solo il pane ma anche le tutele nel nostro caso. Per questo essendo noi lavoratori sfruttati dal nostro datore di lavoro ( lo Stato) chiediamo a gran voce "le rose", le tutele giuslavoristiche che ci sono dovute. Lo stesso simbolo della rosa venne da noi magistrati onorari utilizzato con analogo significato nel 2016 prima della approvazione della riforma Orlando sulla magistratura onoraria; nel corso dell'inaugurazione dell'anno giudiziario in 21 distretti vennero consegnate delle rose ai rappresentanti del Ministero (a Palermo furono consegnate direttamente all'allora ministro Orlando)".