Mal di Bovio, studenti ex Palumbo dallo psicologo

Una delegazione di ragazzi e genitori raccontano il difficile inserimento nella nuova scuola

sabato 9 ottobre 2010
A cura di Francesca Corraro
Alcuni ex studenti della seconda L della Palumbo (adesso confluiti in più classi della Bovio) finiranno nei prossimi giorni sotto la lente d'ingrandimento di uno psicologo: da soli o in gruppo, i ragazzi verrano seguiti da uno specialista per cercare di analizzare le crisi post trasferimento. A raccontare l'incredibile risvolto della vicenda a Traniweb è una delegazione di studenti e genitori.

Loro, i diretti interessati, non hanno ancora metabolizzato il cambio di scuola e di classe. Davanti al cronista espongono la situazione, fra pianti e disperazione. A testimoniare il disagio, pagine di diario, sms e pensieri sconcertanti ai quali risulta persino difficile credere. C'è chi minaccia di compiere gesti drammatici, chi si rifiuta ogni giorno di andare a scuola, chi ritiene che gli sia stato rovinato un periodo felice della propria adolescenza. «Non sappiamo più a chi rivolgerci» dice con aria afflitta una mamma.

I cinque studenti non accettano lo spostamento: «Alcuni professori – dicono in coro – ci considerano studenti di serie B. Anche i nuovi compagni non ci vedono di buon occhio». Quanta suggestione ci sia nelle loro parole è difficile dirlo. Una mamma incalza: «La scuola è al corrente che mia figlia non sta bene, ogni giorno mi chiamano a casa per andarla a prendere, mostra sintomi di depressione. Non mi interessa più la questione dell'istruzione, mi preme salvaguardare la salute di mia figlia».

Il provveditorato di Bari, che aveva promesso una risposta lunedì scorso, è sempre silente. Il calvario continua. Adesso partiranno delle sedute psicologiche, singole e poi di gruppo, presso uno psicoterapeuta esterno al plesso scolastico. Il mal di Bovio è lontano dall'essere superato.