«Non sono un recordman d’iscrizione a partiti, io sempre nel centrodestra»

Il consigliere Marinaro risponde alle pagelle di Ronco

giovedì 18 novembre 2010
Il consigliere Dino Marinaro ha inviato in redazione una nota in risposta all'ultimo numero delle "Pagelle" curate da Giovanni Ronco. Pubblichiamo integralmente la missiva:

«E' noto a tutti che la nostra è una Repubblica parlamentare dove ogni eletto rappresenta il popolo, così come è noto che il 1994, sotto i colpi di mani pulite, sono scomparsi quei grandi partiti (DC, PCI, PSI) che riuscivano sotto la spinta ideale, di valori a tenere uniti mille diverse personalità in un grande unico scopo collettivo. Poi sono sorti nuovi partiti, numerosi movimenti, i grandi partiti si sono fatti in mille partitini, ogni leader superstite ha fatto il suo partito, il suo movimento, costituendosi poteri locali, o comunque cambiando sempre sigle:per scioglimento di altri movimenti, per annessioni, o per associazione. La frantumazione è in continua ascesa. Berlusconi ha lavorato perché si realizzasse un bipartitismo, oggi è al governo a capo di dieci partiti o movimenti (Pdl, Lega, Futuro e libertà, MPA, Noi sud, Popolari per l'Europa, Alleanza di centro, una parte della DC per le autonomie, La destra, PRI), altrettanti partiti o movimenti stanno a sinistra e la politica è sempre in evoluzione, senza andare molto lontano anche i nostri presidenti di Provincia Schittulli, Ventola e Ferrarese si sono fatti il loro partito, Il Ministro Fitto ancora prima (due partiti), cioè l'individualismo impera ed anche chi per sola passione e per il bene della comunità è vicino alla politica rimane confuso, si deve barcamenare e rimane coinvolto.

Desidero ringraziare per l'attenzione e l'evidenziazione della proiezione politica amministrativa riservata alla mia modesta persona che è sempre diretta nell'interesse della collettività tutta, attento alle azioni di buon governo che mi hanno indotto spesso ad assumere atteggiamenti critici – ma costruttivi – nel corso di questa legislatura. Ringrazio anche per aver ripreso e rilanciato alcuni miei rilievi molto prima che altri consiglieri comunali lo facessero e questo non quale segno di imprimatur sul dato capitolo amministrativo, ma nel tentativo – spesso caduto nel vuoto – di pungolare, stimolare la posizione cortigiana di taluni consiglieri comunali al fine di incidere meglio nelle scelte fatte dalla Giunta Municipale e dal Sindaco in primo luogo, una sorta di Superquark del buon governo prima di tutto, nel nome di "prima di tutto Trani".

Mi sia tuttavia concesso discettare sulla circostanza addebitatami di essere un recordman d'iscrizione a partiti: in realtà la mia ultima elezione è avvenuta in una lista civica di centro-destra, la mia adesione alla DCA è avvenuta per la cessazione di quella lista di esistere, oggi anche la DCA ha cessato di esistere confluendo quasi in massa nel Fli, e prima? Sono stato inizialmente nel Msi che come sapete si è mutuato in An, che come sapete è confluito nel Pdl, così come è accaduto con la Democrazia Cristiana o il CDL (Fitto), tutti movimenti politici di centrodestra e tutti confluiti nel Pdl, insomma l'applicazione pratica delle mie idee politiche è sempre stata di linea centro destra che oggi si rinnovano e si rilanciano nella nuova formazione politica del presidente della Camera on.le Gianfranco Fini. Altri, che non vengono mai citati, per arcana motivazione, hanno cambiato più volte partito cambiando schieramento, molti sono quelli della sinistra andati nel campo del centrodestra, e loro si che emotivamente ne avrebbero di spiegazioni politiche da dare!.

Si analizzi la posizione degli ultimi venti anni dei componenti il Consiglio Comunale, quanti cambiamenti, tanti e nessuno ne ha parlato. La gente mi conosce, mi stima, mi rende la propria fiducia votandomi alle elezioni, mi ha votato alla provinciali, dove ho partecipato per la lista del presidente Ventola – PDL sempre centro-destra si trattava - gratificandomi con un abbondante 10% di voti; ho ben donde di essere soddisfatto che la strada da me fin qui percorsa è stata corretta, apprezzata, sempre a disposizione di tutti ed in special modo dei più bisognosi. E in tale senso continuerò ad impegnarmi. Oggi la mia speranza è che il nuovo partito Futuro e Libertà per l'Italia sia capace di unificare gli italiani del Nord e del Sud e che Gianfranco Fini sia quel leader che con rigore morale, etica cristiana e saggezza politica consenta di vincere la corruzione e di superare le divisioni, i personalismi e gli egoismi attuali e rilanci il capitale umano, unico, vero e grande valore imprescindibile in un confronto costruttivo per costruire il futuro, per impedire che i giovani diventino solo portatori d'acqua in balia di politicanti, di stage interminabili e precariati permanenti».