Notifiche per presunti evasori ICI / 2

La Margerita: «Avvisi pazzi ICI. Al peggio non c'è mai fine»

martedì 20 dicembre 2005
«A nemmeno due anni di distanza dalla precedente tornata di avvisi "pazzi" Ici, riecco apparire, e non se ne sentiva certamente il bisogno, una nuova ondata di accertamenti che stavolta, per la serie "al peggio non c'è mai fine", sono ancora più folli dei precedenti.» A dichiararlo è il Circolo Ulivista della Margherita "G. Bovio" di Trani. Sotto accusa sono gli avvisi di accertamento per l'evasione Ici che in questi giorni l'amministrazione sta recapitando ai contribuenti traesi.

"L'attuale Amministrazione, alla quale a quanto pare l'esperienza non insegna nulla, - continuano gli Ulivisti in una nota ufficiale del coordinamento - si ripropone all'attenzione della Città con una nuova sfilza di accertamenti riguardanti presunti ammanchi o carenze nel versamento dell'imposta ICI per gli anni 2001 e 2002 che. Controlli alla mano e senza alcun timore di smentita, sono davvero tanti gli accertamenti errati e pertanto nulli".

Alla riunione degli Ulivisti della Margherita tranese ha partecipato Sante Marulli, componente dell'Assemblea Regionale del Partito di Rutelli il quale ha sottolineato anche altri aspetti della vicenda ICI. "La casistica degli errori contenuti negli accertamenti è varia: abitazioni principali alle quali si applica l'aliquota maggiorata prevista per gli immobili tenuti sfitti e/o a disposizione; abitazioni principali alle quali non viene riconosciuta e/o conteggiata la relativa detrazione, pur essendo quest'ultima indicata nell'accertamento stesso; pertinenze delle abitazioni principali alle quali si applica l'aliquota ordinaria e non quella agevolata della prima casa, nonostante vi siano da anni, precise disposizioni di Legge in proposito; immobili utilizzati quale dimora abituale di nuclei familiari considerati invece sfitti e/o tenuti a disposizione. Ma vi sarebbero anche accertamenti inviati a persone decedute da circa dieci anni.

"Ovviamente la prima considerazione – prosegue Marulli - è quella relativa alla scarsa conoscenza della materia da parte degli accertatori ma, soprattutto, l'enorme disagio arrecato ancora una volta agli inermi cittadini, moltissimi dei quali sono costretti a recarsi prima, presso studi commerciali ed enti di patronato per il controllo degli accertamenti e, successivamente, presso l'Ufficio ICI". Negli ultimi giorni il Comune è stato letteralmente preso d'assalto, sin dalle prime ore del mattino, da centinaia di cittadini a dir poco inferociti in quanto costretti a sopportare lunghissime code per ottenere il legittimo annullamento degli atti ricevuti. "A questo punto – concludono gli Ulivisti - è lecito pretendere che innanzitutto l'Amministrazione riveda il proprio operato e che emergano chiaramente i nomi dei responsabili di tali disservizi. Chiediamo che l'Amministrazione, comunichi quanto sia costata in termini di spese alle casse comunali (e quindi alle tasche dei cittadini) questa assurda campagna di accertamenti e quanto la stessa abbia prodotto in termini di entrate. Siamo convinti che si è trattato di una operazione in perdita che non solo ha prodotto notevoli costi, ma ha ingiustamente preso di mira onesti cittadini, distraendo risorse pubbliche che potevano invece essere destinate con maggiore professionalità e competenza, ad individuare i veri evasori". Ufficio stampa circoli Ulivisti della Margherita